La Rossa di Sicilia è tutelata dal marchio IGP si produce in tre diversre varietà, differenti fra di loro per caratteristiche e periodo di maturazione. Siamo andate a conoscerle meglio grazie al Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp
Moro, la prima a maturare tra le arance Originaria della zona di Lentini e ora diffusa nelle aree di Catania e Siracusa, questa cultivar è la prima a maturare tra le arance rosse: è possibile gustarla dai primi di dicembre a metà marzo. E’ di calibro medio con forma fra la sferica e l’ovoidale; la buccia è arancione con sfumature rosso vinose; la polpa, senza semi, è interamente di colore rosso scuro, specialmente a maturazione avanzata. Il colore del succo è sanguigno per la presenza di di antociani (pigmenti naturali) nella polpa e nella buccia. La resa in succo è elevata ed il sapore molto gradevole e leggermente acidulo. Sono ammessi alla coltivazione i seguenti cloni: Moro comune, Moro di Lentini, Moro nucellare 58-8D-1.
Tarocco, di tutte e tre la Regina Si pensa nasca da una mutazione gemmaria del comune Sanguinello scoperta in un agrumeto di Francofonte (Siracusa) alla fine dell’ottocento. La maturazione nei terreni in collina e meglio esposti inizia a metà di dicembre e termina, nelle aree tardive, verso metà maggio. I frutti sono di grosso calibro con forma sferica tendente all’ovoidale. Questa varietà si distingue inoltre per il cosiddetto collare o “muso”, più o meno prominente. Il colore della buccia è giallo-arancio, arrossato su metà della superficie. La polpa, priva di semi, è giallo arancio, con pigmentazioni rossastre più o meno intense a seconda del momento di raccolta, mediamente succosa e di sapore eccellente. Sono ammessi alla coltivazione i seguenti cloni: Tarocco comune, Tarocco Galici, Tarocco gallo, Tarocco dal muso, Tarocco nucellare 57-1E-1 e 61-1E-4, Tarocco Catania e Tarocco Scirè.
Sanguinello, l’ultima delle arance a maturare La varietà Sanguinello è presente da lungo tempo nelle aree arancicole delle province di Catania e Siracusa. Insieme al Sanguinello moscato, è la più importante cultivar italiana di media stagione: infatti la maturazione inizia in febbraio ma il grosso della raccolta avviene tra marzo e aprile. I frutti sono di calibro medio con forma oblunga o sferica; la buccia è di colore arancio intenso con sfumature rosse. La polpa, senza semi o quasi, è di colore arancio con numerose screziature sanguigne, molto succosa e di sapore eccellente. Sono ammessi alla coltivazione i seguenti cloni: Sanguinello cumune, Sanguinello moscato, Sanguinello moscato nucellare 49-5-3 e 49-5-5, Sanguinello moscato Cuscanà.