Migliorare la viticoltura italiana attraverso la ricerca, puntando sulle nuove tecnologie di genome editing. Questo il tema al centro del Forum nazionale vitivinicolo 2019, organizzato da Cia-Agricoltori Italiani, mercoledì 23 gennaio a Firenze, per la prima volta in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili.
Il Forum annuale, che si terrà alle ore 10 all’Auditorium di Sant’Apollonia, in una delle città simbolo del vino italiano, punta infatti su “Innovazione varietale in viticoltura. Prospettive di impiego dei vitigni di ultima generazione resistenti alle malattie”.
A coordinare i lavori sarà Antonio Calò, presidente Accademia Italiana della Vite e del Vino. Dopo i saluti istituzionale di Massimo Vincenzini (presidente Accademia dei Georgofili), Luca Brunelli (presidente Cia Toscana) e Salvatore Parlato (presidente CREA), sono previsti gli interventi di Michele Morgante (Università degli Studi di Udine – Accademia dei Georgofili), Riccardo Velasco (CREA VE – Accademia dei Georgofili) e Antonio Rossi (Unione Italiana Vini Servizio Giuridico Normativo).
Seguirà la tavola rotonda, moderata dal giornalista del Sole24Ore Giorgio dell’Orefice, alla quale prenderanno parte Riccardo Ricci Curbastro (presidente Federdoc), Giancarlo Pacenti (produttore Regione Toscana), Roberto Sandro (presidente GIE Vitivinicolo Cia), Massimiliano Apollonio (produttore ed enologo Regione Puglia), Marco Remaschi (Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome), Andrea Comacchio (capo Dipartimento DIQPAI – Mipaaft), João Onofre (capo Unità DG AGRI Wine, Spirits, and Horticultural products).
Le conclusioni del Forum saranno affidate al presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino.