Finalmente si mette la parola fine all’import di riso a dazio zero dai Paesi del Sud-Est asiatico che, entrando in Europa a prezzi troppo bassi, ha creato per anni un regime di concorrenza sleale che ha danneggiato i nostri produttori. Cia-Agricoltori Italiani commenta positivamente il via libera al regolamento esecutivo della Commissione Ue che scatta domani con la conclusione della procedura scritta e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio. La misura avrà una durata di tre anni prorogabile, con dazi pari a 175 euro la tonnellata nel primo anno, 150 nel secondo e 125 nel terzo.
“Questa è una vittoria europea – spiega il presidente nazionale Cia, Dino Scanavino – ma anche degli Agricoltori Italiani. Sono anni che portiamo avanti la battaglia per il ripristino della clausola di salvaguardia, sottolineando il pesante impatto che l’import agevolato di riso asiatico ha avuto sui produttori dell’Ue. Tanto più che la concessione daziaria da parte dell’Europa è andata a beneficio più dei traders che degli agricoltori locali”.
L’Italia resta il primo Paese produttore di riso in Europa, con circa 230.000 ettari seminati, oltre cento varietà coltivate e una produzione nazionale stabilmente superiore a un milione di tonnellate.
Cia continuerà a mantenere alta la guardia sul tema per tutelare l’agricoltura italiana e garantire un mercato globale più equo e di qualità.