Dal 2000 a oggi la resa del mais da trinciato è cresciuta in media del 5%, la sostanza secca digeribile è aumentata di 20/30 quintali ad ettaro e la finestra di raccolta è stata ampliata da tre a cinque giorni in media. Sono solo alcuni dei risultati conseguiti grazie all’innovazione vegetale offerta dalle ditte sementiere, presentati da Giorgio Colombo della Sezione Colture Industriali di Assosementi nel corso della Giornata del Mais 2019 in programma oggi a Bergamo.
«Anche nel segmento del trinciato la ricerca sementiera ha offerto agli agricoltori italiani ibridi di mais innovativi per soddisfare le richieste del mercato e continuerà ad impegnarsi per rendere le produzioni italiane più competitive sia in termini di resa che di qualità – ha dichiarato Giorgio Colombo –. Il silomais, che è un prodotto del territorio e rappresenta la base delle diete degli allevamenti zootecnici, è una delle chiavi fondamentali per le DOP di successo. È dunque un esempio di eccellenza che merita sostegno».
Nel corso della giornata odierna sono stati presentati i quattro Gruppi di lavoro istituiti dal Tavolo di filiera, dedicati a ‘Ricerca e Innovazione’, ‘Mercati e contratti di filiera’, ‘Assistenza tecnica’ e ‘Coordinamento Ministero/Regioni’. L’obiettivo del Tavolo è di sostenere il mais italiano, che nel comparto da granella ha subito una forte contrazione in termini di superfici.
«Il mais è una coltura fondamentale per il nostro paese, perché è alla base delle eccellenze alimentari del Made in Italy – ha dichiarato Paolo Marchesini, presidente della Sezione Colture Industriali di Assosementi. La filiera ne è consapevole e per questo motivo si è attivata, insieme alle istituzioni, per identificare soluzioni tecniche e politiche nel tentativo di recuperare le produzioni perdute negli ultimi anni».