Agricoltura e ambiente sono due facce della stessa medaglia e l’idea che questo tema debba ancora essere compreso da tutti – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – preoccupa e non poco; soprattutto a ridosso del dibattito sulla prossima Politica Agricola Comune.
Come Confeuro – continua Tiso – intendiamo puntare su un’agricoltura contadina, genuina e fondata sulla qualità delle produzioni agricole; l’obiettivo, infatti, deve essere quello di slegarsi immediatamente dai modelli industriali che stanno compromettendo le risorse naturali per proporre invece dei sistemi nuovi fondati sull’agroecologia e sulla sostenibilità. Comprendere il valore del settore agricolo all’interno di questo quadro – prosegue Tiso – rappresenta il primo passo per sviluppare presupposti di crescita completamente opposti rispetto a quelli di oggi e necessari per preservare il pianeta e il diritto alla vita delle generazioni che verranno.
Nel corso della conferenza nazionale tenutasi il 5 Dicembre a Roma – conclude Tiso – abbiamo stabilito alcuni dei nostri prossimi obiettivi, ma alla base di ognuno di questi c’è l’esigenza di una percezione diversa del comparto agroalimentare. Questo settore può dare molto di più in termini sociali e culturali fino a diventare il promotore di un nuovo made in Italy che non vuole più limitarsi a certificare il valore di un prodotto, ma intende rilanciare il senso stesso dell’italianità.