E’ passato più di un anno dallo stanziamento dei fondi destinati al sostegno dei produttori di grano duro per compensare la crisi dei prezzi dei cereali.
Gli agricoltori che hanno fatto domanda del contributo a livello nazionale nel 2017 non hanno ancora avuto notizie da Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, e si sentono penalizzati dalla burocrazia e dalle inefficienze amministrative.
Il contributo speciale è un de minimis che prevedeva un massimo di 100 euro per ettaro di grano duro coltivato. A disposizione delle aziende un aiuto non enorme ma comunque significativo perché nel corso degli anni i prezzi di mercato, ben al di sotto dei costi di produzione, hanno messo a dura prova i produttori di grano duro italiano.
Il sostegno straordinario era destinato ai produttori che si fossero impegnati ad aderire a un contratto triennale di filiera per favorire le strategie di aggregazione dell’offerta.
Anche a motivo di questo vincolo produttivo, il forte ritardo e la mancanza di un riscontro dagli enti interessati sembra ingiustificato. A rischio ci sono lo sviluppo e la crescita di un comparto strategico del Paese, alla base di un prodotto di eccellenza per il Made in Italy, la pasta.
Cia Agricoltori Italiani fa un appello ad Agea perché il blocco dell’erogazione speciale del fondo speciale sia presto risolto, per non aggravare ulteriormente la crisi del settore ceralicolo.