«La riforma del regolamento europeo sulle indicazioni geografiche e il tema della certificazione della qualità negli accordi internazionali, sono tra gli argomenti su cui dovremmo confrontarci nella riforma della Pac post 2020 che sarà la grande occasione per accelerare e semplificare le procedure. La mia proposta è quella di scindere l’iter decisionale in un doppio binario, nazionale ed europeo. Così, per le IG che hanno una rilevanza commerciale soprattutto regionale le decisioni farebbero capo allo Stato membro, tenendo informata Bruxelles». A dirlo è stato Paolo De Castro primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo (e presidente Comitato scientifico Fondazione Qualivita), che ha chiuso i lavori del meeting Qualivita, oggi a Siena.
«Al contrario – ha proseguito De Castro – , le eccellenze con una rilevanza internazionale rimarrebbero di competenza Ue. Queste le conclusioni di Paolo De Castro, primo vice presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo e presidente del comitato scientifico della Fondazione Qualivita al meeting che si è tenuto oggi a Siena, organizzato dalla rete dei Consorzi di tutela dei prodotti agro-alimentare a Indicazione geografica. Un sistema cui aderiscono attualmente 70 consorzi, 200mila imprese per giro d’affari di circa 16 miliardi di euro».