«Prendiamo atto con piacere che il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano è un grande estimatore della mozzarella, come ha scritto sul suo profilo facebook, facendosi ritrarre mentre mangia una mozzarella. Proprio per questo converrà che portarla fresca sulle tavole di tutto il mondo dovrebbe essere una priorità per tutti». Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop e anche di Afidop (l’associazione che raggruppa i formaggi Dop italiani), interviene così nella polemica seguita alla frase del sottosegretario a proposito del dibattito sulla Tav (“I cittadini italiani non hanno bisogno di spedire una mozzarella venti minuti prima in Francia”, ha sentenziato ieri).
L’intervento di Raimondo va a sostegno delle tesi già espresse da Assolatte: «La logistica – spiega il presidente – è uno dei principali problemi da risolvere per l’agroalimentare italiano e in particolare per il nostro prodotto. L’export è decisivo per continuare a essere motore del Pil italiano. Una mozzarella di bufala Dop su 3 finisce all’estero per un giro d’affari di circa 250 milioni di euro e la Francia, con la Germania, è il Paese leader.
Non entriamo nelle scelte politiche sulla Tav, come del resto non ha fatto Assolatte, ma chiediamo una soluzione per essere più competitivi ed efficienti sul trasporto dei nostri prodotti all’estero. Decida il governo quale debba essere. Noi invochiamo solo rispetto per il nostro lavoro e, casomai, sostegno allo sviluppo di un settore chiave per l’economia, quello agroalimentare, che è anche l’immagine del Made in Italy all’estero».