«Da operatore del settore, prima che da deputato, comprendo la rabbia degli allevatori sardi che protestano per il prezzo troppo basso del loro latte, ma condanno fermamente il gesto di alcune persone a volto coperto e armate di spranghe che hanno minacciato un trasportatore costringendolo a sversare il latte per strada. Chi usa la violenza rischia di delegittimare la sacrosanta protesta dei produttori di latte ovino e caprino, che hanno diritto a vedersi corrispondere un prezzo equo, in grado di remunerare il lavoro e i loro sforzi per garantire l’elevata qualità del prodotto». Lo afferma il deputato sardo in commissione Agricoltura Luciano Cadeddu (M5S).
Guarda il Video della protesta e la protesta davanti al Consorzio del Pecorino Romano
«L’allevamento rappresenta il motore dell’economia sarda e non è accettabile che perverse logiche di mercato e squilibri lungo la filiera continuino a mettere in ginocchio chi con passione porta avanti un’attività così importante per la Regione e per le produzioni italiane di qualità, a cominciare dal pecorino romano Dop. Il ministro Centinaio aprirà tra pochi giorni un tavolo di crisi e in commissione stiamo esaminando una risoluzione a mia prima firma che impegna il governo a fare finalmente chiarezza sull’andamento del mercato, monitorando i dati sui quantitativi di latte e sui formaggi prodotti e commercializzati, aggiornando e tenendo accessibili anche ai produttori i dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale» prosegue Cadeddu.
«Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane continuerò a incontrare gli allevatori sardi, anche insieme al presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, per individuare con loro le soluzioni migliori per affrontare le difficoltà del settore, comuni purtroppo agli operatori di altre regioni come la Toscana. Insieme ai colleghi della commissione e di sponda con il ministero, continueremo a garantire la vicinanza e il sostegno del Movimento 5 Stelle agli allevatori contribuendo, per quanto di nostra competenza, a realizzare il giusto equilibro di interessi tra tutti gli operatori della filiera» conclude.