“Tutti gli interventi che sono stati adottati pochi giorni fa sono destinati ai territori, alle imprese e agli allevatori. Si tratta di risorse regionali che, come ho più volte sottolineato, non hanno la presunzione di risolvere il problema in un colpo solo, ma servono a garantire nell’immediato un sostegno concreto a tutti i soggetti che operano in questa filiera: dalla produzione diretta, e quindi agli allevatori, passando per la trasformazione, fino alle aziende impegnate nella commercializzazione. Il tutto ovviamente in attesa di una risposta anche da parte del governo al quale abbiamo inviato una lettera per chiedere di poterci sedere al tavolo nazionale dato che per la Toscana il settore ha un’importanza economica rilevante”. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi torna su uno dei temi caldi del momento, dopo alcune uscite da parte di alcuni media, per precisare i dettagli dei provvedimenti assunti e rassicurare i destinatari.
Il protocollo “Anzitutto abbiamo firmato un protocollo d’intesa per il rilancio del comparto ovi-caprino da latte toscano – aggiunge Rossi – mettendo a disposizione 2 milioni di euro per sostenere tutta la filiera. A questi si aggiunge un altro milione di euro per i danni da predatori, provenienti da risorse del bilancio regionale (assessorati alla sanità e agricoltura). In totale 2,3 milioni saranno destinati agli agricoltori e 700 mila euro serviranno per attività di promozione dei prodotti toscani”.
Entrando più nel dettaglio ecco come verranno impiegati i 3 milioni:
– 700 mila euro: sostegno alle aziende zootecniche per la perdita di produzione a seguito di attacchi di predatori per le annualità 2017 e 2018, intervento in regime de minimis, volto a compensare la perdita di produzione degli allevamenti che hanno avuto danni indiretti da predatori in questo biennio, rappresentati per oltre il 90% da allevamenti ovini;
– 100 mila euro: sostegno allo smaltimento delle carcasse degli animali morti in azienda, con priorità per gli allevamenti ovi-caprini;
– 100 mila euro: sostegno agli allevatori che mettono a disposizione i propri capi quali “sentinelle” da Blue Tongue;
– 200 mila euro: incentivazione all’acquisto e all’impiego di riproduttori iscritti nei libri genealogici e nei registri anagrafici, con priorità per gli allevamenti ovi-caprini;
– 150 mila euro: valorizzazione delle aree marginali tramite investimenti nelle aziende zootecniche, finalizzati ad una corretta gestione del pascolo, all’utilizzo sostenibile delle risorse e alla conservazione del paesaggio, con priorità per gli allevamenti ovi-caprini;
– 50 mila euro: promozione della partecipazione a momenti di scambio tra allevatori che detengono animali iscritti ai libri genealogici o ai registri anagrafici, intervento volto a favorire il miglioramento del patrimonio genetico degli allevamenti.
– 700 mila euro: promozione dei formaggi ovini a Denominazione di Origine Protetta “Pecorino Toscano DOP” e “Pecorino delle Balze Volterrane DOP”, sia sul mercato nazionale che soprattutto quello estero (paesi UE ed extra UE), da parte dei Consorzi delle DOP e dei caseifici che producono pecorino a marchio DOP.
– 1 milione di euro per i danni da predatori: 500 mila euro per quelli diretti (uccisione di capi di bestiame) e 500 mila euro in due anni per la lotta al randagismo e per supportare direttamente, attraverso il lavoro di veterinari specializzati, gli allevatori nella difesa degli attacchi da predatori