Un lavoro certosino quello messo in campo dai produttori di Montalcino in occasione Benvenuto Brunello 2019, durante il quale hanno presentato annate diverse che hanno reso possibile capire l’andamento climatico e non solo sul territorio Ilcinese in annate difficili come la 2014 (Brunello) e la 2017 (per il Rosso di Montalcino).
Una 2014 caratterizzata da temperature basse e giornate piovose che hanno creato alcuni problemi in vigna ritardando, conseguentemente, tutte le lavorazioni e mettendo a dura prova i produttori, alcuni dei quali hanno dimezzato la propria produzione. Un Brunello, quello del 2014, sicuramente molto migliore delle aspettative, ha sottolineato le peculiarità delle diverse zone, producendo vini non molto corposi e di pronta beva, ma anche vini dal carattere deciso e tipico per le criticità dell’annata. Per il Rosso di Montalcino 2017, invece, le criticità sono state opposte a quelle del Brunello, poiché le poche piogge cadute durante tutto l’anno hanno e le alte temperature hanno ridotto notevolmente le quantità delle uve prodotte, garantendo, allo stesso tempo, grappoli sani e ricchi di polifenoli. Queste particolari condizioni, hanno permesso ai produttori ilcinesi di presentare un Rosso di Montalcino dal gusto deciso e tipica espressione del carattere del Sangiovese Grosso.
Infine i Brunello di Montalcino Riserva 2013, hanno sottolineato il carattere omogeneo che offre tutto il territorio di Montalcino in annate particolarmente buone, con vini molto ricchi di profumi e dal gusto intenso, capaci di convincere anche i palati più esigenti.
Degni di nota i vini delle Aziende:
- Capanna
- Cava d’Onice
- Donatella Cinelli Colombini
- Elia Palazzesi – Collelceto
- Ferrero
- Franco Pacenti – Canalicchio
- Fuligni
- Il Marroneto
- La Fortuna
- Lisini
- Mastrojanni
- Pietroso
- Salvioni – La Cerbaiola
- SassodiSole
- Solaria – Patrizia Cencioni
- Tenuta Le Potazzine
- Talenti
- Uccelliera