Per poter affermare che un’attività esercitata rientri tra quelle con-nesse all’attività agricola, con tutti i van-taggi fiscali che ne derivano, è necessario che quella agricola sia presente e puntual-mente esercitata.Questa la sintesi della recente risposta dell’Agenzia delle entrate ad un interpello. Il quesito posto riguarda un’azienda agri-cola che coltiva foraggi e seminativi e or-ganizza escursioni a cavallo, utilizzando animali di proprietà (alimentati con i pro-dotti ottenuti dalla coltivazione del fondo rustico).
L’istante chiedeva all’Agenzia se per tale attività è corretto applicare la tassazio-ne forfettaria ai fini delle imposte dirette ed Iva, prevista per le attività connesse a quella agricola. Il sistema di tassazione per questa attività ricalca quello già previsto per le attività agrituristiche in regime for-fettario: imposte sul reddito da determi-nare sul 25% dei corrispettivi registrati ai fini Iva; detrazione forfettaria del 50% per quanto attiene l’Iva.
Nella riposta l’Agenzia ricorda che per po-ter qualificare un’attività come “connessa” è necessario il rispetto di un requisito sog-gettivo: l’imprenditore che svolge l’attività connessa è lo stesso che esercita l’attività agricola principale. A questo si aggiunge un requisito oggettivo: per lo svolgimento delle attività connesse l’imprenditore deve utilizzare prevalentemente attrezzature o risorse normalmente usate per l’attività agricola principale. Nel caso posto all’at-tenzione dell’Agenzia il requisito oggettivo non viene rispettato: le attrezzature e le risorse impegnate nell’attività di ippotu-rismo sono sostanzialmente diverse da quelle impiegate per l’attività agricola.Per poter far rientrare l’attività in com-mento nel novero delle attività connesse a quella agricola, è sufficiente che gli ani-mali impiegati nelle escursioni proven-gano dall’allevamento di equini (attività agricola) esercitato dal medesimo impren-ditore. L’impegno di tali animali nell’atti-vità connessa dovrebbe essere formalizzato con delle fatture di passaggio interno di servizi. Altra possibilità per ricondurre l’ippoturismo tra le attività connesse, è la fornitura del servizio di escursione agli ospiti dell’attività agrituristica, attività quest’ultima certamente riconducibile tra le attività connesse. Gli animali in questo caso potrebbero anche essere “di proprietà” dell’attività agrituristica complessiva-mente intesa, certamente non “a pensione” di soggetti terzi.