L’ultimo trimestre del 2018 ha mostrato prezzi del riso in crescita nel mercato italiano. Sostenuti dalle minori disponibilità di prodotto presenti nel mercato, i rialzi sono stati particolarmente accentuati per i risi da consumo interno, con aumenti marcati per i risi a grani tondi e per i risi a grani lunghi A, grazie ai quali i prezzi attuali sono tornati su livelli ben più alti rispetto alla scorsa annata. È quanto mettono in evidenza i dati contenuti nell’analisi trimestrale sul mercato risicolo compiuta dalla Camera di Commercio di Pavia in collaborazione con BMTI.
Concentrando l’attenzione sul risone – il riso greggio dalla cui lavorazione si ottiene il riso – i prezzi medi registrati a dicembre sia per l’Arborio (428 €/t) che per il Carnaroli (458 €/t), due classiche varietà da risotto, hanno mostrato un forte incremento rispetto all’anno precedente, pari rispettivamente ad un +39% e ad un +56%. Robusto aumento su base annua che si è registrato anche per i risoni a grani tondi, con i prezzi del Selenio cresciuti di oltre il 40%. Selenio che ha mostrato ulteriori incrementi in apertura di 2019, con i prezzi giunti alla soglia dei 450 €/t, su valori ai massimi delle ultime annate. Crescita che nelle prime settimane del nuovo anno è proseguita anche per i risi a grani lunghi, in particolare per Arborio e Baldo.
Forte frenata intanto si registra per le importazioni italiane di prodotti risicoli. I dati relativi ai primi dieci mesi del 2018 hanno mostrato un calo degli acquisti di riso (riso greggio, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso) sia in volume (-26% rispetto allo stesso periodo del 2017) che in termini monetari (-13%). Tra i singoli prodotti, unico in controtendenza rispetto al calo generale è stato il riso lavorato, le cui importazioni sono cresciute su base annua del +4% in volume e del +17% in valore. Un aumento dipeso soprattutto dalle maggiori quantità di riso lavorato in arrivo dal Pakistan, più che triplicate rispetto al 2017. In forte crescita anche l’import di riso lavorato dal Myanmar (+63%), mentre sono diminuite le importazioni dalla Cambogia (-6%).