Con migliaia e migliaia di visitatori presenti, la generale piena soddisfazione degli espositori e i più vivi apprezzamenti da parte di organizzazioni professionali, università, enti di ricerca ed istituzioni, EnoliExpo si consacra appuntamento centrale nel panorama espositivo nazionale e fa di Bari e della Puglia il suo naturale punto di riferimento.
Ad una settimana dalla conclusione della manifestazione, gli organizzatori hanno voluto attendere anche gli ultimi resoconti dei questionari compilati dalle aziende espositrici, per tracciare un bilancio finale di un evento che è andato al di là di ogni più rosea aspettativa.
Da tutti, nessuno escluso, un auspicio: che la Nuova Fiera del Levante di Bari resti la sede di questa iniziativa e che, sotto il profilo olivicolo-oleario, EnoliExpo possa svilupparsi sempre più, ponendosi in alternanza ad Expoliva di Jaen (Spagna). Perché vi sono tutti i presupposti affinché l’evento di Bari possa raggiungere i livelli della principale manifestazione mondiale dedicata all’olivicoltura, specialmente se le sinergie che si sono rafforzate durante la tre giorni, saranno ben alimentate per programmare al meglio le edizioni future.
Ma anche sotto il profilo della viticoltura e dell’enologia le opportunità di ulteriore crescita sono state valutate e condivise, in particolare con Assoenologi che ritiene questa manifestazione importante per rafforzare la competitività delle cantine vinicole del centro-sud Italia.
La scelta di abbinare ad una ampia parte espositiva, un ricco programma di convegni dove sono intervenuti alcuni dei maggiori protagonisti delle filiere dell’olio e del vino, oltre a rappresentanti del Governo, del Parlamento e della Regione si è rivelata una scelta vincente, nell’obiettivo di fare di EnoliExpo un momento di divulgazione di tecnologie e conoscenze a beneficio di chi gestisce oliveti e frantoi, vigneti e cantine. Ma anche per affrontare le problematiche più attuali, come la Xylella o il nuovo Piano Olivicolo Nazionale da una parte, o come i nuovi processi di vinificazione e le prospettive di mercato dei nostri vini dall’altra. Senza contare una significativa presenza di operatori stranieri, a conferma di come Bari possa essere centrale nel bacino del Mediterraneo per calamitare l’attenzione da parte dei Paesi balcanici, della Grecia e della Turchia, vicino Oriente, oltre che del nord Africa.
Si chiude dunque con un arrivederci questa edizione di EnoliExpo, con un ringraziamento sincero agli espositori, ai visitatori, ai relatori dei convegni, ai tanti partner (a cominciare dall’Università e dalla Camera di Commercio di Bari), insomma a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito al pieno successo di questa manifestazione.