Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha stanziato 10 milioni per valorizzare le mense biologiche. Un fondo messo a disposizione dei comuni italiani, volto a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio e a realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole.
Un consumo minimo In particolare, per essere qualificata come biologica la mensa scolastica è tenuta a rispettare, con riferimento alle materie prime di origine biologica, le percentuali minime di utilizzo in peso per singola tipologia di prodotto: frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine, almeno 70%; uova, yogurt e succhi di frutta 100%; prodotti lattiero caseari – escluso lo yogurt-, carne, pesce da acquacoltura almeno 30%. “Mangiare sano a scuola non sarà più costoso con questo fondo infatti permettiamo alle scuole e alle famiglie di mettere nei piatti delle nuove generazioni prodotti genuini e sani, usufruendo di pasti di altissima qualità preparati con ingredienti biologici certificati in un contesto di condivisione e socialità. Il sostegno del Ministero permetterà alle scuole e alle famiglie di offrire menu biologici senza spese aggiuntive sul costo delle mense” ha commentato il Sottosegretario del Mipaaft, On. Franco Manzato. L’obiettivo futuro da parte del Ministero è quello di moltiplicare le richieste di adesione al fondo da parte dei Comuni. Il Mipaaft – che da anni promuove una corretta alimentazione con il programma “Frutta nelle scuole” – con le mense scolastiche biologiche valorizza le produzioni agroalimentari sostenibili per l’ ambiente.