“I 500 milioni stanziati dal Mipaaf per le filiere agricole e agroalimentari (un aumento di 100 milioni sui 400 già stanziati dal Piano operativo agricoltura e dalla Cassa depositi e prestiti) – dichiara in una nota il Presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – rappresentano un’ottima notizia per il primario”.
Un’occasione di rilancio La riforma delle filiere, così come la creazione di tavoli specifici che ne affrontino i problemi, possono essere un elemento di rilancio per l’agricoltura italiana; la quale, è bene ricordarlo, sconta ancora oggi il peso di numerose falle sistemiche mai sanate. Naturalmente i provvedimenti da realizzare per evitare l’implodere di situazioni difficili (come avvenuto con il latte in Sardegna o con la Xylella in Puglia) sono molti e richiedono, non solo fondi, ma anche analisi, studio e programmazione. “Come Confeuro – prosegue Tiso – intendiamo cogliere il segnale lanciato dal Mipaaf attraverso questo provvedimento, specialmente nel suo obiettivo strategico di abbandonare la logica delle misure tampone per riformare strutturalmente il modo di fare agricoltura. Per il primario – conclude il presidente nazionale Confeuro – è giunto il momento di trovare un nuovo inizio da cui ripartire, ma soprattutto un nuovo inizio che crei una forte discontinuità con il passato e che si sviluppi osservando i criteri della sostenibilità ambientale”.