Borgo Antichi Orti Assisi è un posto unico nella sua essenza, in Umbria e in Italia. Aprirà ufficialmente al pubblico, con la locanda e il cocktail bar, da venerdì 22 marzo dalle ore 19. Inizierà così, passo dopo passo, un intenso viaggio sensoriale tra gli elementi all’origine della vita, un’esperienza emozionale, dove passato, presente e futuro si incontrano. Tra tradizione e modernità, tra cielo e terra, tra pianeti e piante. Questo è Antichi Orti Assisi, questa è la sua magia. Magia di una sintesi di come si possono curare i valori dell’Umbria, di lavoro e preghiera, traslati ai tempi moderni. Per un progetto che qualifica Assisi e una regione terra di santi.
Piacere e benessere qui vogliono convivere, tra cibo, ambiente, paesaggio, storia. Un ciclo naturale che sarà rispettato in tutte le sue modalità: si potrà infatti dormire su alloggi confortevoli, mangiare cose genuine provenienti dalla produzione interna e con alimenti di produttori selezionati, studiare, sperimentare, rilassarsi, vivere esperienze sensoriali, esplorare e viaggiare con la mente. Antichi Orti Assisi sarà anche un futuro polo d’incontro per scambi culturali, professionali e scientifici tra arte, medicina, miscelazione di bevande, ospitalità, cucina, formazione.
Martedì 19 marzo, si è tenuta una presentazione in anteprima alla stampa, con visita al complesso (edificato fra il 1444 ed il 1600, ex convento benedettino appena fuori le mura di Assisi), dove rinasceranno Hortuli Monastici (alimentari e fattoria didattica), un Parco bio-conservativo di specie officinali fra i più grandi d’Europa, posizionati sotto il Sacro Convento di San Francesco che dall’alto domina questi luoghi. Unico e nuovo è quindi anche lo scorcio del Sacro Convento che si può ammirare dagli Antichi Orti.
Un nuova realtà realizzata grazie alla sinergia che coinvolge il mecenate e calciatore dell’Inter Andrea Ranocchia, che ha voluto così investire nella sua terra d’origine e nella città che gli ha dato i natali, l’Azienda Agricola Antichi Orti Assisi, che si occuperà della parte gestionale agricola, e Planet One, network del settore Food&Beverage per quella organizzativa.
Tutti e tre i “cardini” di questa avventura hanno illustrato nei dettagli ai giornalisti questa nuova sfida unica nel panorama nazionale e non solo dove anche il cosiddetto e ricercato “turismo esperienziale” che si può vivere in Umbria potrà qui vantare una nuova freccia al suo arco. Il target a cui si rivolge è infatti complesso, tra cittadini di Assisi, residenti in Umbria, ospiti e clienti business, fino ad attirare un turismo enogastronomico e religioso.
“La nostra missione – spiegano i partner del progetto – è lasciare una impronta ai piedi di Assisi e un patrimonio che ci supererà e sarà lasciato ai posteri. Far coniugare pensiero monastico con quello imprenditoriale è stato il nostro obiettivo e offrire qualcosa al servizio della città è la nostra più grande soddisfazione”.
Un investimento totale di 6,5 milioni di euro per 50.000 mq di superficie totale (7.000 residenziali). In 4 anni e 1.490 giorni di lavori, oltre 98 aziende/fornitori del territorio sono state coinvolti con 382 operai e professionisti, oltre a 26 consulenti e all’intera Planet One.
Storia e simbologia Il casale principale del borgo, edificato fra il 1444 ed il 1600, fu un piccolo convento benedettino “extra moenia”, cioè fuori dalle mura. Fondamentale fu il ruolo culturale e sanitario svolto dagli ordini monastici. Ordini che svolsero, avvalendosi del sapere medico classico di un’intensa attività di ricerca e di realizzazione di medicamenti di grande efficacia. I monaci, grandi conoscitori e utilizzatori di erbe officinali e aromatiche, produssero dei cataloghi ragionati di tutte le erbe coltivate ed utilizzate, chiamati Hortuli.
La cultura monastica ha dato infatti una impronta importante alla cultura dell’alimentazione e gastronomica a livello europeo. Merito dei monaci infatti è quello di aver preservato piante come vite, ulivo e grano. Ai monaci dobbiamo anche la salvaguardia della biodiversità.
Poi c’è l’albero, simbolo ed espressione di fecondità e di trascendenza, che mette in relazione il mondo e riunisce in sé tutti gli elementi: l’acqua circola con la linfa, la terra si integra al suo corpo tramite le radici, l’aria nutre le foglie e il fuoco si sprigiona dal legno.
Hortuli e Parco bio-conservativo Saranno in linea con l’esperienza e gli studi dei monaci le cultivar officinali ed alimentari degli Hortuli monastici (16.000 mq totali) e del Parco bio-conservativo (27.000 mq totali) che seguiranno così i cicli astrali. Ogni specie vegetale infatti ha un’anima dove è prevalente un archetipo o pianeta, che le conferisce particolari virtù. Fin dall’antichità ad ogni pianta sono stati assegnati uno o più pianeti guida, da cui traggono alcune caratteristiche. In Spagiria vegetale si chiama “Signatura rerum” il tipo di forze cosmiche che determinano le forme della pianta. Anche le parti del corpo sono tutte “governate” da una propria energia planetaria. Per ottenere cibi e bevande uniche ci siamo organizzati per ottenere il massimo dalle nostre cultivar organizzando gli Hortuli secondo le costellazioni.
Sarà possibile anche la raccolta di erbe diurna e notturna. Esperienza diretta a contatto con la natura dove esperti guideranno gli ospiti alla ricerca e riconoscimento di erbe e piante spontanee (alimentari) che la natura offrirà nel periodo.
Nel Parco bio-conservativo saranno presenti oltre 12.000 piante officinali, quasi 500 specie e varietà e 200 alberi da antichi frutti e rari.
Per gli Hortuli infine, 2.000 mq di terreno in 40 lotti da 50 mq sono destinati anche all’adozione a distanza per la produzione di officinali destinati ai migliori locali (bar e ristoranti) dei più noti influencer italiani ed esteri. Gestori e professionisti di attività del Food & Beverage e privati potranno così adottare lotti di terreno per coltivazioni di varie specie (anche rare ed estinte) per utilizzare i prodotti freschi per le loro attività e/o utilizzare i laboratori affiancati da esperti ricercatori per trasformare e sviluppare Home made personalizzati.
Cibo, ospitalità e beverage A caratterizzare il luogo è uno storytelling che coinvolge il food & beverage e l’ospitalità: tutto derivante dalle erbe officinali e dai prodotti coltivati nei campi nel posto in relazione al cosmo, come da tradizione monastica, e correlato ai pianeti e ai segni zodiacali. Prodotti e misture che sono poi preparati dal Lab Spagirico, oltre che dalla Locanda, con 12 camere e cucina. Con quest’ultima si punta a stimolare il palato con ricette ispirate all’Herbarium degli Antichi Orti rivisitate dagli chef, in una atmosfera unica riservata ad ospiti e avventori.
Attraverso il Lab Spagirico e partendo da una bevanda si può entrare in contatto con i sensi più profondi che scatenano un’antica sete di emozioni per arrivare ad una sensazione conoscitiva della nostra anima e del nostro spirito. Partendo dalle materie prime si entra in contatto con i frutti della terra che vengono trasformati e distillati e si trasformano in Misture.
Ed è proprio alla Spagiria – filosofia e pratica di antichissime origini dell’astrologo, alchimista e medico svizzero Paracelso che applicò le teorie e le tecniche alchemiche all’arte medico-farmaceutica del suo tempo – che il laboratorio alchemico si ispira nelle sue preparazioni evidenziando per le piante utilizzate, in quanto rappresentazioni del cosmo, l’elemento dominate, gli archetipi, le caratteristiche e le potenzialità. Così i mixologyst e bartender, ispirandosi a questa antica arte realizzano “ricette signature” con home-made, estratti dagli alambicchi di alta manifattura artigianale, realizzati da esperti soffiatori di vetro con antichi metodi.
Il libro menu è stato realizzato con la collaborazione di: Planet One e i suoi mixologist per le “ricette signature”; Marco Sarandrea (professore erborista fitopreparatore); Sandra Ianni esperta in storia, cultura e tradizioni enogastronomiche; Clarissa Sirci per i disegni delle pagine botaniche; i ragazzi del Centro sociale ASAD di Bastia Umbra per la rilegatura del Libro; Blue side per i bicchieri artistici soffiati.
Formazione ed eventi All’interno di Borgo Antichi Orti Assisi si terranno anche corsi specializzati e professionali sulle erbe nel cibo e per il beverage, con partner come Lavazza, Campari, Bar giornale, tutte realtà che metteranno qui le loro radici. Grazie anche al Centro multifunzionale interrato, con Aula Magna Botanica e Aule Officinalis ed Erbusto. Antichi Orti diventerà anche circuito di eventi con i migliori mixologist nazionali ed internazionali per creare studio e sperimentazione sulle nuove tendenze del consumo. La collaborazione fra Mixologist e Chef sarà infatti uno dei punti di forza delle proposte con la ricerca di sapori tradizionali contadini e conventuali per drink e piatti. Docenti universitari e scienziati di erbe, cibi e nutraceutica partecipano alla costruzione delle proposte e dello storytelling di ogni drink, dando spessore culturale e scientifico al menu.
BORGO ANTICHI ORTI ASSISI in sintesi
Ex Convento, Hortuli e Parco 50.000 mq superficie totali (7.000 mq residenziali) / 12 Suite (x 30 posti letto) di 4 con Orto giardino privato per pet friendly / Locanda / Lab Spagirici / Farm Bar / Centro Multifunzionale (interrato) / Aula Magna (200 pax) / Lab scuola Beverage / Lab scuola Food / Bottega alimentare / Hortuli alimentari e Oliveto (22.500 mq) / Parco Bioconservativo di specie officinali (27.000 mq)
Parco Bio-conservativo 27.000 mq di superficie / 12.808 Piante officinali / 484 Specie e varietà / 200 Alberi da antichi frutti e rari / 1 Area per pic nic
Hortuli 16.000 mq totali / 7.200 mq Cultivar alimentari ed aromatiche / 2.300 mq Piante officinali / 6.500 mq Oliveto