«Nel decreto abbiamo previsto un piano che punisce chi non rispetta la battaglia contro la Xylella. Chiedo che le forze dell’ordine mi diano una mano contro chi viola la normativa. I furbetti devono essere puniti». Di fronte al mancato rispetto delle linee comunitarie, cosa potrebbe fare l’Europa? «Le ipotesi sono tre: avviare una procedura d’infrazione, non elargire fondi e far diventare l’Italia no Xylella free, con il conseguente blocco dell’export delle piante. La Giordania ha già deciso l’alt all’import. L’emergenza sta diventando nazionale». Cosi il Ministro delle Politiche agricole alimentari e del turismo, Gian Marco Centinaio in un’intervista alla Gazzetta del Mezzoggiorno.
«Il Provvedimento e’ già attuativo – ha detto Centinaio – . Deve essere convertito in legge da entrambi i rami del Parlamento. La prossima settimana andrà alla Camera, poi al Senato. Ho chiesto di accelerare e di presentare emendamenti che sono disposto a valutare. Potrei aver sbagliato, ma ciò va dimostrato».
«La malattia è stata sottovalutata. Le responsabilità sono sia politiche sia civili. La fortuna è che, confrontandomi con ministri e parlamentari del movimento Cinque Stelle, constato che le posizioni sono identiche. È comunque normale che nel M5s ci sia qualche negazionista, ma spero di riuscire a fargli cambiare idea – ha proseguito il ministro -. La politica deve fare scelte, il fatto che piacciano o meno non importa. Io, per esempio, non devo essere amico di tutti, ma pensare al bene del Paese. Non posso pensare che, nel momento in cui la scienza trova soluzioni, alcuni soggetti si improvvisino scienziati. Il piano Silletti avrebbe risolto e oggi in Puglia avrei parlato di altro», ha concluso il ministro Centinaio.