“Rivedere la spesa pubblica, così come il cuneo fiscale e contributivo a carico delle imprese, è fondamentale per favorire il più possibile la ripresa del Paese, recuperando risorse utili al fine di, fra l’altro, scongiurare l’aumento delle aliquote iva e garantire gli investimenti, soprattutto in termini di infrastrutture materiali e immateriali; queste scelte sono essenziali in termini di competitività, ma anche per far ripartire i consumi interni, rafforzare l’export, investire sulla ricerca, ridare ossigeno all’occupazione, tornare ad incentivare la presenza di giovani nel settore primario e, conseguentemente, rilanciare la crescita economica”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina davanti alle Commissioni congiunte bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, intervenendo in audizione preliminare all’esame del Documento di Economia e Finanza 2019.
Un ruolo centrale che non c’è “Ringraziamo il Parlamento per l’odierna audizione, con la quale dimostra attenzione e sensibilità nei confronti delle problematiche dell’agroalimentare italiano, comparto fondamentale per l’economia del Paese e che se adeguatamente sostenuto e valorizzato può rappresentare il volano di una sicura ripresa economica dell’Italia che parta proprio dai suoi contesti rurali”, ha proseguito il presidente, ad avviso del quale però “nel DEF, del quale si apprezza il forte realismo e pragmatismo, la Politica agricola non ha il ruolo centrale che invece merita, essendo relegata nelle ‘altre riforme’ di cui al punto 8, sezione III, delle principali linee di intervento del programma di governo”. “Non possiamo poi non esprimere preoccupazione per le previsioni di una modesta crescita contenute nel DEF, in linea con la fase recessiva che sta investendo l’intero continente europeo, che dipendono fra l’altro dall’aumento del deficit e del debito pubblico e dalla conseguente crescita del rapporto tra il debito pubblico e il pil”, ha osservato Verrascina. “Apprezziamo invece l’attenzione riservata alla ricerca, all’innovazione e alla formazione, così come l’evocato obiettivo dell’esecutivo esperire la semplificazione delle procedure per liberare risorse da destinare a progetti di eccellenza e di qualità nell’agroalimentare”, ha concluso il presidente della Copagri, rimarcando l’importanza di investire nel ricambio generazionale e per la redditività del primario.