Confagricoltura ha accolto con soddisfazione la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea secondo la quale i segni figurativi, anche paesaggistici, che fanno riferimento ad un’area geografica a cui è collegata una denominazione d’origine protetta (Dop), possono costituire un una illegale evocazione del marchio.
«Un ulteriore passo avanti nella tutela dei prodotti di qualità ad indicazione geografica – commenta l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – che, oltre che per le loro caratteristiche organolettiche e di qualità, sono riconosciute in tutto il mondo per il loro valore fatto di territori, storia, arte e tradizioni. Un patrimonio culturale ed economico da valorizzare a livello europeo ed internazionale».
Confagricoltura sottolinea positivamente l’obiettivo ribadito dalla sentenza della Corte di Giustizia, che è quello di garantire che il consumatore disponga di un’informazione chiara, succinta e credibile sull’origine del prodotto e al tempo stesso quello di dare il giusto riconoscimento all’impegno di chi produce eccellenze.