Il Segretariato Italiano di PRIMA è lieto di annunciare la firma del Protocollo d’intesa con il Commissariato Italiano per EXPO 2020 che apre una fase di interessanti opportunità per le migliori esperienze italiane della ricerca e dell’innovazione nel settore agroalimentare.
«Il contributo del Segretariato Italiano di PRIMA alla nostra partecipazione a Expo Dubai – dichiara il Commissario Generale per Expo 2020, Paolo Glisenti – sarà fondamentale per presentare l’innovazione nel settore agri-food e, in particolare, le opportunità offerte dall’agricoltura di precisione ad un processo di sviluppo realmente sostenibile. L’Italia, in questo modo, avrà a Expo Dubai un ruolo di guida e di coordinamento euro-mediterraneo di grande importanza e significato».
Tale primato trova conferma nel ruolo di leadership che l’Italia ha assunto per l’Iniziativa PRIMA (www.prima-med.org), grazie al costante impegno del Ministero dell’Università, Istruzione e Ricerca. Il MIUR supporta con motivazione il Programma e garantisce un co-finanziamento di 50 milioni di euro per 7 anni, a vantaggio della ricerca e dell’innovazione italiana in settori chiave come la gestione efficiente delle risorse idriche, l’agricoltura sostenibile e la filiera agroalimentare, in un’area di primario interesse nazionale quale il Mediterraneo.
«I progetti italiani nel settore agroalimentare – Giuseppe Valditara, Capo Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca del MIUR evidenzia che, che in virtù del Protocollo troveranno spazio a Dubai 2020, testimonieranno l’alto livello della ricerca italiana e l’impegno del Ministero in termini di Diplomazia della Ricerca».
Le attività svolte sul piano nazionale a supporto dell’Iniziativa PRIMA hanno visto un contributo significativo, oltre che del MIUR, anche da parte del CNR, del Ministero delle Politiche Agrarie Alimentari, Forestali e del Turismo attraverso il CREA, del Ministero dell’Ambiente tramite ISPRA, del Ministero dello Sviluppo Economico tramite l’ENEA, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero della Salute tramite l’Istituto Superiore di Sanità, del sistema universitario tramite la CRUI e di rappresentanti delle imprese e degli agricoltori, che hanno accompagnato sul piano scientifico e istituzionale il lancio del Programma PRIMA nel 2017.
L’Università di Siena ha avuto e mantiene un ruolo determinante per l’attuazione dell’Iniziativa su scala nazionale, anche grazie alla costituzione del Segretariato Italiano ospitato presso il Santa Chiara Lab.
«La firma del Protocollo – sottolinea Angelo Riccaboni già Rettore dell’Università di Siena e Presidente della Fondazione PRIMA -, consentirà di partecipare a un’importante iniziativa in un’area geografica assai dinamica, dove le tematiche dell’agroalimentare e il principio alla base di PRIMA, ossia la pari dignità fra i 19 Paesi Euro-Mediterranei coinvolti, potranno trovare ulteriore sviluppo ed applicazione».