Vigneti e alberi abbattuti, serre scoperchiate, vivai distrutti in Lombardia nel Bresciano mentre in Emilia Romagna si segnalano campi allagati e serre divelte ma danni si contano a macchia di leopardo in tutte le aree colpite dall’ondata di maltempo che si è manifestata anche con un brusco abbassamento della temperatura che rischia di compromettere la produzione di frutta che si sta appena iniziando a raccogliere, con perdite di milioni di euro.
E’ quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti sugli effetti nelle campagne dell’ondata artica di maltempo, vento forte e neve con l’arrivo del vortice polare. I tecnici della Coldiretti continuano a ricevere segnalazioni dalle aziende agricole colpite in una faste stagionale particolarmente delicata per i raccolti. Interi filari di vigneti sono stati stesi a terra, alberi caduti e semine sono andate perdute nei campi allagati ma sono stati colpiti – sottolinea la Coldiretti – anche i prati per il foraggio da destinare all’alimentazione degli animali che è rimasto schiacciato dalla forza delle correnti d’aria.
Se la neve in montagna è positiva per ripristinare le scorte idriche, la caduta della grandine invece è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché si abbatte sulle verdure e sui frutteti – precisa la Coldiretti – spogliando le piante e compromettendo irreversibilmente i raccolti, facendo perdere un intero anno di lavoro.
A preoccupare – conclude la Coldiretti – è anche la tenuta idrogeologica del territorio soprattutto nelle aree rurali dove si segnalano frane e smottamenti per l’arrivo di temporali violenti dopo un inverno caldo e siccitoso che ha fatto registrare temperature di 0,40 gradi superiori alla media storica e 1/3 di pioggia in meno sulla Penisola.