Le abbondanti precipitazioni e le basse temperature che hanno caratterizzato questa anomala primavera hanno creato non poche preoccupazioni anche al settore vitivinicolo. L’apparato radicale delle viti sta infatti facendo i conti con un terreno esageratamente umido per le abbondanti precipitazioni di maggio, mentre la vegetazione appare in sofferenza per le basse temperature fin qui registrate. Il risultato, al momento, è che lo stato fenologico é in ritardo di un paio di settimane rispetto al periodo di germogliamento.
Una situazione, questa, che i tecnici di Regione, Veneto Agricoltura e CREA-VE stanno seguendo giorno per giorno in vista del primo focus del Trittico Vitivinicolo Veneto organizzato dall’Agenzia regionale come tradizione a Conegliano (Tv), presso la sede dell’Università (CIRVE), il prossimo 13 giugno (ore 9,30).
L’incontro, rivolto in particolare ai produttori, analizzerà non solo il rapporto negativo che si è venuto a creare tra l’andamento climatico e la viticoltura, ma soprattutto quale tipo di viticoltura è ancora possibile praticare di fronte a stagioni piovose come quella di quest’anno.
Il programma dell’incontro si presenta interessante fin dal primo intervento, quello di Francesco Rech del Servizio Meteorologico dell’ARPAV che farà il punto sull’andamento meteo registrato nel Veneto nel corso del primo semestre dell’anno; a seguire, Luisa Mattedi, della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (Tn), parlerà invece delle conoscenze attuali e delle prospettive future della gestione biologica del vigneto, anche alla luce delle nuove normative europee che dimezzano la quantità di rame utilizzabile per ettaro; tema che sarà approfondito attraverso la presentazione di un’esperienza diretta, quella di Christian Marchesini, produttore in Valpolicella, che spiegherà se oggi é ancora possibile gestire un vigneto in conduzione biologica. Infine, Andrea Battistella del Consorzio di Tutela Prosecco DOC farà il punto sulla gestione della produttività in vigneto nel rispetto dei disciplinari, mentre Diego Tomasi del CREA-VE di Conegliano analizzerà lo stato vegetativo del vigneto veneto di fronte all’andamento di questa primavera così anomala.