Prezzo del grano tenero in decisa crescita sia rispetto all’annata 2017/18 (+13,4%) che rispetto alla media delle cinque annate precedenti (+12,1%). E’ il bilancio che emerge dall’analisi sulla campagna 2018/2019, di fatto conclusa, realizzata da BMTI sui prezzi dei cereali nazionali rilevati dalle Camere di Commercio.
In particolare, il prezzo medio dell’annata 2018/2019 si è attestato per il grano tenero (panificabile) sui 210 €/t. Un valore solo di poco inferiore ai 228 €/t che si sono invece registrati per il grano duro (fino). Prezzo del grano duro che è apparso in leggera ripresa rispetto all’annata 2017/18 (+1,8%) ma ancora più basso rispetto alla media delle cinque annate precedenti (-12,6%).
In attesa di chiudersi dopo l’estate, l’attuale campagna del mais continua invece a mostrare una fase di stallo dei prezzi in Italia. In particolare, le quotazioni a maggio si sono attestate sui 170 €/t, praticamente invariate rispetto ad aprile ed in ribasso rispetto allo scorso anno (-5,1%). Nessun rialzo, dunque, a differenza del balzo osservato nella seconda parte di maggio per le quotazioni alla borsa di Chicago, sostenute dall’ondata di forte maltempo che ha colpito nelle scorse settimane gli Stati Uniti.
Sul fronte del commercio con l’estero, intanto, vanno registrati segnali di ripresa per le importazioni italiane di grano duro provenienti da paesi extra UE-28. Se, nel complesso, l’attuale annata ha registrato tra luglio 2018 e aprile 2019 un calo del 22% rispetto all’annata precedente, i primi mesi dell’anno hanno infatti evidenziato una crescita dei quantitativi in arrivo dai paesi extracomunitari. Nello specifico, l’analisi compiuta da BMTI sui dati della Commissione Europea mostra che nei primi quattro mesi del 2019 si è registrato un incremento di quasi il 60% rispetto allo stesso periodo del 2018.
La pubblicazione mensile “I prezzi delle Camere di Commercio – Cereali”