Fornire soluzioni flessibili ed economicamente vantaggiose per il trattamento delle acque reflue, specificamente progettate per l’irrigazione ed in grado di dare un apporto sicuro e sostenibile con un impatto ecologico e agronomico minimo. E’ in sintesi questo l’obiettivo del progetto DSWAP – vincitore dei bandi PRIMA 2018 per il settore “water management” – della durata di 36 mesi con un finanziamento di 2 milioni.
Progetto coordinato da Israele con Agricultural Research Organization e sempre per Israele fa parte delle unità di ricerca Fluence Corp./ FLC. Ricerca italiana presente con l’Università di Salerno; quindi Cipro con University of Cyprus e S.K. Euromarket Ltd; la Spagna con Consejo Superior de Investigaciones Científicas e con APRIA Systems; il Portogallo con Catholic University of Portugal/ UCP; la Francia con Laboratoire de Chimie Physique et Microbiologie pour l’Environnement/ LCPM e la Germania con Technical University Dresden.
Le acque reflue urbane depurate rappresentano una importante alternativa alle risorse idriche convenzionali per l’irrigazione delle coltivazioni agricole, soprattutto nei paesi caratterizzati da una cronica carenza idrica. In Israele ad esempio vengono riutilizzati 630 milioni di metri cubi ogni anno, il 75 per cento delle acque reflue.
Inoltre, il valore fertilizzante dell’effluente è importante almeno quanto l’acqua stessa: azoto, fosforo, potassio, ma anche altri micronutrienti e sostanze organiche, potrebbero essere forniti dall’effluente stesso. La maggior parte di questi nutrienti che vengono assorbiti dalla coltivazione, sono così rimossi dal ciclo idrologico e quindi producono un ulteriore beneficio ambientale perché non contribuiscono alla eutrofizzazione dei fiumi ed alla creazione di zone morte nelle aree costiere. Purtroppo però i processi depurativi convenzionali non riescono a rimuovere efficacemente alcuni inquinanti o la formazione di sottoprodotti tossici potenzialmente pericolosi per la salute e per l’ambiente. Questo aspetto, insieme agli elevati costi operativi degli impianti rendono di fatto poco diffusa la pratica dell’irrigazione con acque reflue.
Il progetto prevede una serie di attività finalizzate a sviluppare soluzioni tecnologiche innovative per il trattamento delle acque reflue. Saranno analizzati due moduli per il trattamento secondario a basso consumo energetico ed un modulo a energia solare ad ossidazione avanzata. Un’altra attività importante sarà la valutazione in una prospettiva olistica degli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sull’agronomia generati dall’irrigazione con acque reflue trattate al fine di superare le preoccupazioni ambientali e sanitarie. Infine il progetto punterà al monitoraggio e alla gestione intelligente degli impianti decentralizzati di trattamento di acque reflue attraverso l’utilizzo combinato di dati complessi, rete di sensori avanzata e indicatori sviluppati per le specificità del territorio.
DSWAP– secondo i ricercatori – avrà un impatto importante sul miglioramento del riutilizzo sostenibile delle acque reflue in agricoltura. In particolare, porterà soluzioni tecnologiche innovative per l’irrigazione e una produzione agricola sicura e sostenibile. Consentirà di superare le preoccupazioni ambientali e sanitarie associate alle pratiche di riutilizzo delle acque reflue. Nei paesi caratterizzati da una cronica carenza idrica, sosterrà inoltre l’agricoltura e l’economia locale e l’implementazione delle regolamentazioni e delle politiche di riciclaggio dell’acqua.
Link POI – PRIMA Observatory on Innovation