«Per mettere realmente a disposizione della filiera italiana le conoscenze derivanti dal sequenziamento del genoma del grano duro sono necessarie regole chiare per garantire gli investimenti del settore sementiero a sostegno dell’innovazione vegetale». È quanto ha dichiarato Alberto Lipparini, Segretario di Assosementi – l’Associazione che riunisce le aziende sementiere italiane – durante la tavola rotonda che si è svolta ieri a Roma in occasione del convegno organizzato dal CNR, dal CREA e dall’Università di Bologna dal titolo “Oltre il genoma. Nuove opportunità e sfide per la filiera del frumento duro”.
Le New Breeding Techniques potrebbero fornire alcune risposte alle sfide della filiera del frumento duro – pasta, l’esempio di Made in Italy più conosciuto al mondo, dove tuttavia sempre più varietà coltivate in Italia presentano una genetica sviluppata all’estero. La pubblicazione in aprile su Nature Genetics del sequenziamento del genoma del frumento duro “è un grande risultato della ricerca italiana, ma deve essere il punto di partenza per l’innovazione vegetale di una coltura che rimane strategica per il nostro paese” ha proseguito Lipparini.
La resistenza alle malattie, la selezione di varietà più adattabili agli stress climatici e capaci di garantire contenuti proteici sempre più elevati e di qualità sono tra gli obiettivi prioritari per il futuro. “È di fondamentale importanza un quadro normativo che ci consenta di mantenere questo vantaggio competitivo per consentirci di fare ricerca alle stesse condizioni dei nostri concorrenti extraeuropei” ha concluso Lipparini.
ASSOSEMENTI – Associazione Italiana Sementi – rappresenta a livello nazionale il settore sementiero: costitutori di varietà vegetali, aziende produttrici di sementi e aziende distributrici di sementi in esclusiva. Assosementi aderisce a ESA (European Seed Association), l’Associazione sementiera europea, e a ISF (International Seed Federation), la Federazione internazionale delle sementi.