Copagri Puglia rappresentata dal direttore Alfonso Guerra ha presenziato in audizione davanti alla 4ta commissione del consiglio regionale Puglia, presieduta dal consigliere Donato Pentassuglia le osservazioni rispetto al rischio del disimpegno a pochi mesi dalla scadenza. In particolare sono stati evidenziati i dati di attuazione del PSR vedono la Puglia in gravissima difficoltà con uno stato di avanzamento pari al 20 per cento a un anno dalla chiusura del programma.
La Puglia oggi ha una spesa che è la metà della media europea (40%) e di oltre 10 punti inferiore alla media Italiana (30%). Questo potrebbe comportare per la nuova programmazione 2021-2027 una minore assegnazione all’Italia questo è quanto dichiarato da Bush , il capo Unità dello Sviluppo Rurale, nel Comitato di Sorveglianza del 21 giugno, lamentando che lo stato di avanzamento del programma poco si scosta dai dati del 2017.
Altro dato impressionante è quello riferito agli impegni giuridicamente vincolanti, 461.045.786,09 , che oggi rappresenta il 28% della dotazione del PSR, dove molte Regioni sono oltre il 100%, questo dato fotografa la situazione di stallo del Programma. Non solo sono ancora molte le misure che presentano un avanzamento a zero, ovvero non hanno spesa ne impegni giuridicamente vincolanti, nonostante i bandi risalgono all’estate del 2016. Per ben 11 Misure gli impegni di spese sono pari a zero e per le quali non sarà consentito uno spostamento di risorse.
Eppure ancora si gioca con i numeri e si continuano a presentare tabelle che riportano cifre fantasiose come un PSR impegnato al 79,39%, dove per impegno si intendono i bandi emessi. Allo stato attuale su 1.616,730 milioni di dotazione la spesa al 30 aprile, ultimo dato ufficiale disponibile, ammontava a soli 326,7 milioni ovvero il 20% .
Eppure nel marzo 2018 l’Assessore Di Gioia e il presidente Emiliano convocarono una conferenza stampa chiamata “operazione verità” dove si parlava di risorse impegnate all’80%. Ma c’era un trucco, la percentuale era data dalle risorse messe a bando senza che vi fossero impegni giuridicamente vincolanti e pertanto il valore di questi impegni era pari a zero, ancora oggi si cerca di bleffare ma questa volta la Commissione ha preteso i dati veri e finalmente oggi possiamo disporre di tabelle che non potranno essere smentite come al solito.
“Purtroppo i dati ufficiali pubblicati dal Ministero su dati AGEA hanno sempre evidenziato un’altra realtà, oggi evidente a tutti – sottolinea il presidente di Copagri Puglia Tommaso Battista -. Sono tutti bandi che hanno vizi procedurali per cui è stato chiesto l’annullamento, ma che la Regione si ostina a proseguire nei propri errori, rifiutando di procedere all’annullamento in autotutela, oggi sicuramente unico modo per garantire le spese già sostenute dalle aziende e che Copagri da tempo ha sostenuto”.
Infatti ancora oggi a distanza di 3 anni dalla pubblicazione dei primi bandi ancora ci sono solo le graduatorie di ammissibilità all’istruttoria che come ha sempre dichiarato la Regione nelle proprie memorie legali “…non rappresentano un diritto al finanziamento per il beneficiario”.
Oggi nulla si è sbloccato anzi stanno aumentando i ricorrenti……. Questa situazione oggi consente alla Regione di non dover incorrere nel disimpegno, solo chiedendo il diritto alla sospensione per contenziosi in corso, presentando una documentazione in grado di documentare causa effetto. Sembra quasi che non vi sia la volontà di risolvere i problemi, a fronte della necessità di spendere entro fine anno 275 milioni, si preferisce questa situazione di stallo.
Le criticità rappresentate e peraltro indicate dalla stessa AdG presente in audizione, sono state recepite dal presidente Pentassuglia che mostrando preoccupazione sulla possibilità del disimpegno, ha comunicato che convocherà a breve le parti per un incontro con il presidente Emiliano.