«Resta alta l’attenzione della Confagricoltura nei confronti del settore bieticolo-saccarifero. Nonostante le recenti dichiarazioni del commissario Hogan, non consideriamo concluso il dibattito sulle prospettive del settore, che deve proseguire. Siamo pronti a chiedere il sostegno del Parlamento europeo». E’ la presa di posizione del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, dopo l’esito del recente Consiglio Agricoltura della Ue che ha preso in esame le conclusioni del gruppo ad alto livello insediato nel novembre dello scorso anno.
La Commissione, ha dichiarato il commissario Hogan, è contraria alla concessione di aiuti straordinari a sostegno del mercato dello zucchero, ancora alle prese con il processo di adattamento innescato dalla soppressione delle quote di produzione. Hogan ha aggiunto che la maggioranza degli Stati membri condivide il punto di vista dell’Esecutivo della Ue.
«E’ un dato di fatto – ha rilevato Giansanti – che i bieticoltori italiani siano stati danneggiati dal crollo dei prezzi, innescato principalmente dall’aumento della produzione (oltre il 20 per cento), che si è verificato in alcuni Stati membri dopo la fine delle quote. La crisi è ora arrivata anche in Francia e Germania, dove è stata annunciata la chiusura di tre stabilimenti. Altre chiusure sono in programma in Polonia. I bilanci delle industrie sono in rosso».
Secondo le stime diffuse di recente dalla Commissione, nella campagna di commercializzazione 2019-2020 la produzione di zucchero nella Ue dovrebbe attestarsi a 18 milioni di tonnellate, circa il 4% in più sulla precedente annata. I prezzi, tuttavia, potrebbe far registrare un aumento dovuto al deficit produttivo previsto a livello mondiale.
«Ci auguriamo che le previsioni degli esperti della Commissione siano confermate dai fatti – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura -. Da parte nostra, segnaliamo che sussistono alcuni elementi di incertezza sull’evoluzione dei mercati internazionali. Primo tra tutti, la possibile immissione sul mercato delle elevate giacenze di zucchero accumulate in India. Resta inteso che se i prezzi resteranno bassi, gli aiuti eccezionali al settore diventeranno un atto dovuto».
Nel corso del Consiglio Agricoltura del 15 luglio, su richiesta dell’Italia, è stata trattata anche la questione relativa all’eccezionale aumento (140 per cento) delle importazioni di riso Japonica da Myanmar registrato nei primi sei mesi di quest’anno.
La Commissione si è impegnata a rafforzare i controlli, come richiesto dalla delegazione italiana.
«Prendiamo atto dell’impegno assunto dalla Commissione – ha concluso Giansanti – ma se non ci sarà un’inversione di tendenza in tempi brevi, per salvaguardare i risicoltori italiani si dovrà necessariamente ricorrere alla clausola di salvaguardia prevista dalla normativa dell’Unione».