84 mila tonnellate di pesche e nettarine e 12 mila tonnellate di albicocche salvate ogni anno dallo spreco, in Italia, per un risparmio economico di – rispettivamente – 134 milioni e 27,9 milioni di euro. È il beneficio che potrebbe portare lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, l’imballaggio Attivo, il packaging in cartone ondulato brevettato dal Consorzio Bestack insieme all’Università di Bologna che allunga la shelf life dei prodotti, riducendo in modo significativo gli sprechi. Bestack, il consorzio italiano dei produttori imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, ha effettuato numerosi test di laboratorio nella fase sperimentale del progetto, condotto dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna. I risultati hanno dimostrato che nell’imballaggio Attivo, rispetto ad altre tipologie tradizionali di confezioni, la quantità di frutta da scartare si riduce dal 25 al 20% nel caso delle pesche e nettarine e dal 18 al 13% nel caso delle albicocche.
Dopo il successo della fase sperimentale, il progetto è entrato in quella operativa con il debutto dell’imballaggio Attivo sui banchi di alcune catene italiane della grande distribuzione. Il primo test è stato realizzato con le fragole. Ora il packaging anti-spreco di Bestack è stato scelto anche per confezionare le pesche e nettarine di Agrintesa (a marchio Valfrutta), di CICO Mazzoni e di OP Armonia e le albicocche di Agrintesa-Valfrutta, distribuite sui banchi dei supermercati Mercatò Big, Mercatò e Mercatò Local del gruppo piemontese Dimar.
Le pesche e nettarine di Op Armonia sono confezionate in imballaggio Attivo Bestack anche nei punti vendita Alì Supermercati e Aliper (Gruppo Alì) in Veneto ed Emilia Romagna e nei punti vendita Sì con te (Ce.Di. Marche) nelle Marche e in Abruzzo.
“In un contesto dove qualità, salubrità e certificazione sono la base dell’offerta, è il servizio a farla da padrone – esordisce Matteo Mazzoni, responsabile commerciale di CICO Mazzoni -. Come gruppo abbiamo scelto l’imballaggio Attivo per garantire ai clienti la miglior tenuta dei nostri prodotti in punto di vendita. Il progetto ‘Cartone Attivo’ è parte integrante di un percorso del gruppo votato alla sostenibilità ad ampio spettro, che parte dalla ricerca varietale dei frutti resistenti alle malattie, continua con una produzione consapevole e rispettosa dei capitolati di produzione più esigenti, sino alla proposta commerciale che oggi risponde alle nuove richieste dei consumatori in termini di riduzione dell’impatto ambientale”.
La riduzione degli sprechi e il miglioramento dell’offerta è alla base della scelta anche di altri produttori. La pensa così Marco Eleuteri, amministratore delegato di OP Armonia. “Quella del cartone Attivo – sottolinea – è un’innovazione di grande interesse, innanzitutto perché migliora la conservazione della frutta e quindi lo stato del prodotto al momento dell’acquisto, riducendo gli scarti sia in punto vendita che a casa del consumatore. Cosa non meno importante, questa innovazione è del tutto naturale e risultato della ricerca italiana. Per il nostro gruppo, da sempre impegnato nel miglioramento della sostenibilità ambientale e nella riduzione dell’uso della plastica nell’ortofrutta, si tratta di un’innovazione che si integra perfettamente con policy aziendale, pertanto siamo stati tra i primi a sposare il progetto dell’imballaggio Attivo e a testarne i risultati, e ci auguriamo poterne ampliare il suo utilizzo in futuro”.
Tutti elementi fondanti e fondamentali, specie per chi sta sviluppando una forte politica di marca. “Valfrutta fresco – racconta Stefano Soli, direttore generale di Valfrutta Fresco – ha nel DNA e nella longevità della sua storia l’ambizione di essere una marca leader che anticipa e interpreta trend e necessità di consumo, spostando il confine della capacità di qualificare l’offerta sempre più avanti. La qualità, il gusto, la garanzia, il mantenimento della frutta che offriamo è la premessa per dare valore alla nostra marca. In questo processo le confezioni svolgono un ruolo importante in termini coerenza dei valori offerti con la marca. Ecco perché l’imballaggio in cartone Attivo costituisce un’innovazione che, con l’aiuto di tutti, può elevare il valore collettivo dell’ortofrutta italiana”.
“Da sempre crediamo che questa innovazione sia utile per contribuire a qualificare l’offerta commerciale, per offrire frutta buona per più tempo e semplificare i processi distributivi dal campo alla tavola, potendo fornire servizi crescenti al consumatore, l’unico arbitro e giudice di un prodotto – conclude Claudio Dall’Agata, direttore di Bestack – Per questo questa innovazione è prima di tutto al servizio della produzione, per soddisfare meglio il consumatore, unica premessa per aumentare consumi e volumi di vendita. Per questo l’accoglienza dimostrata dalla produzione ortofrutticola nei confronti della nostra innovazione è la più grande soddisfazione”.