“L’intervento correttivo e integrativo delle disposizioni del D.Lgs. 74/2018 presenta indubbiamente alcuni punti di forza meritevoli di apprezzamento; con il testo, infatti, viene sanata l’anomalia che si sarebbe potuta prefigurare con l’accorpamento di Agecontrol S.p.A. in AGEA prevista dal precedente dispositivo, superando le criticità che sarebbero insorte in ordine al trattamento economico e di inquadramento giuridico”. Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura e Copagri, che sono intervenuti oggi in audizione davanti alla Commissione agricoltura della Camera e del Senato sullo schema di decreto legislativo con disposizioni integrative e correttive al D.lgs. 74/2018 per la riorganizzazione dell’AGEA e per il riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare.
“Con lo schema di D.lgs. viene salvaguardato il bagaglio di competenze e il know how della SIN S.p.A. ai fini di favorire una comunicabilità tra i sistemi informatici della pubblica amministrazione”, proseguono le organizzazioni agricole, ad avviso delle quali “a tal riguardo si dovrebbe inserire nel dispositivo in esame la previsione di un raccordo tra la futura SIN S.p.A. e il Comitato tecnico di cui si prevede la costituzione, che negli intenti del Legislatore avrà la finalità di promuovere una gestione condivisa delle informazioni e delle conoscenze nell’ambito del SIAN”.
“Un altro punto di forza meritevole di menzione è lo snellimento delle società partecipate con l’accorpamento nella SIN S.p.A., alla quale vengono affidati compiti di pianificazione innovazione e controllo dei servizi informatici”, aggiungono Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura e Copagri, ricordando che si tratta di modifiche in linea con la sentenza della Corte Costituzionale in materia.
“Il provvedimento, infine, si fa carico di intervenire su un elemento di grande importanza per gli agricoltori, rappresentato dalla impossibilità che i dati possano essere utilizzati da strutture diverse dalla pubblica amministrazione”, osservano le organizzazioni agricole.
“Per tutte queste ragioni – concludono Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura e Copagri – auspichiamo che il processo di riorganizzazione prospettato con il provvedimento in esame venga attuato con celerità e assicurando allo stesso tempo continuità nella erogazione dei servizi, senza comportare alcuna battuta d’arresto in fase transitoria”.