Entra nel vivo, anche se con qualche giorno di ritardo, la campagna di trasformazione del pomodoro, uno dei principali comparti dell’industria agroalimentare italiana, sia in termini di fatturato che di quantità prodotte, che riveste un importante ruolo strategico e di traino dell’economia nazionale.
Quest’anno in Italia sono stati messi a coltura 64.528 ettari di pomodoro – come rilevato dall’attività di monitoraggio svolta dall’ANICAV, l’Associazione Nazionale degli Industriali Conserve Alimentari Vegetali – con un incremento del 6,4% rispetto al 2018.
«Le abbondanti piogge del mese di maggio hanno provocato forti ritardi nei trapianti causando uno spostamento in avanti dell’avvio della campagna di trasformazione – dichiara Antonio Ferraioli, presidente di ANICAV –. Se a questo aggiungiamo le condizioni climatiche non favorevoli delle ultime settimane, registratesi sia al Nord che al Centro Sud, si prospetta una campagna lunga e caratterizzata da una grande incognita sulle rese».