Pur accogliendo con favore l’incremento del sostegno europeo alla ricerca e all’innovazione ai fini della fornitura di alimenti sicuri e di elevata qualità inserito nel progetto di bilancio generale dell’Ue per l’esercizio finanziario 2020, l’Unione Nazionale Contoterzisti – UNCAI sottolinea l’importanza dei servizi agromeccanici per l’applicabilità pratica dei risultati dello sviluppo tecnologico a livello di azienda agricola.
Domani la Commissione agricoltura del Parlamento europeo voterà il progetto di parere sul Bilancio generale dell’Ue per l’esercizio finanziario 2020 (messo a punto dal relatore Paolo De Castro di S&D). “Occorre coerenza con gli obiettivi comunitari e strategici in materia di ambiente, clima, biodiversità, salute e benessere – evidenzia il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari –; inoltre è necessario incentivare e sostenere iniziative adeguate alle esigenze delle piccole aziende agricole senza economie di scala, onde possano beneficiare delle nuove tecnologie e guardare con fiducia al futuro. Per questi motivi occorre un coinvolgimento esplicito dei contoterzisti nella politica agricola europea”.
In Italia l’iper ammortamento ha avuto il merito di creare, in particolare tra i contoterzisti, una domanda di agricoltura digitale in precedenza quasi del tutto assente. “Ora invitiamo le istituzioni, e per prima la Commissione agricoltura dell’Unione, a individuare un sostegno finanziario intelligente, che faccia compiere un ulteriore passo nella direzione dell’adozione di soluzioni dell’agricoltura di precisione e 4.0, dati i loro comprovati benefici ambientali e la necessità di una maggiore efficienza agricola”, prosegue il presidente di UNCAI: “In una realtà come quella italiana caratterizzata da un eccesso di frammentazione, l’esternalizzazione dei processi produttivi rappresenta l’unica risposta possibile per la sostenibilità socioeconomica e ambientale e per un utilizzo efficiente del bilancio comunitario”. Si tratta di una esternalità positiva perché permette un impiego più efficiente delle attrezzature, dei mezzi tecnici e del lavoro. “L’integrazione della dimensione agromeccanica sia all’interno della PAC sia tra le politiche agricole e commerciali dell’Unione è quanto di più coerente possa oggi fare l’Unione se intende concretamente sostenere i metodi di produzione che giovano al clima, all’ambiente e alla biodiversità. Per questo, è essenziale una riflessione sul futuro della politica agricola comune, da avviare attraverso progetti pilota che riguardano i contoterzisti oppure il finanziamento di programmi operativi a più ampio respiro tesi a promuovere smart land e comprensori agricoli intelligenti insieme ai contoterzisti”, conclude Tassinari.