Sessantuno anni, brindisina, renziana, senatrice Pd eletta in Emilia Romagna, residente a Lecce, con un passato da sindacalista Cigl partendo dalla Federbraccianti.
Teresa Bellanova (nata a Ceglie Messapica il 17.4.1958), è il nuovo ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf, la T di turismo è già stata cestinata come primo segnale di discontinuità), succede al leghista Gian Marco Centinaio.
La senatrice Pd, è capogruppo in Commissione Attività Produttive del Senato, già Sottosegretaria al Lavoro e poi Viceministro allo Sviluppo economico con i Governi Renzi-Gentiloni e in questi ruoli parte più che attiva nel processo di definizione e approvazione della norma contro il caporalato.
Proprio nei mesi scorsi la Bellanova aveva difeso la legge sul caporalato scagliandosi senza mezzi termini contro l’ex ministro del lavoro (da domani degli Esteri) Luigi Di Maio, da oggi suo alleato nel nuovo governo giallorosso. «Inquietante, non trovo altre parole. Che un ministro del Lavoro scelga di fare campagna elettorale in questo modo, attaccando una norma che punta a tutelare il lavoro, i lavoratori e le lavoratrici, le imprese sane, la qualità in agricoltura, lo trovo gravissimo. Ancor più grave se confronto quanto affermato domenica con gli impegni assunti nel corso degli Stati generali del settembre scorso, in grande pompa magna, o con quanto detto non oltre un anno fa, dopo gli incidenti mortali proprio nel foggiano dove trovarono la morte prima quattro poi dodici lavoratori immigrati. Invece di moltiplicare ispettori e controlli Di Maio parla di revisione e sburocratizzazione. Vergognoso» come riportava senatoripd.it del 14 maggio 2019, pubblicando un’intervista fatta da Il Mattino di Puglia e Basilicata.