Confrontarsi prima di decidere. Stoccata di Filippo Gallinella, M5S, presidente Commssione Agricoltura della Camera nei confronti del neo ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, Pd. Da pochi giorni alleati nel governo Conte Bis, ma Gallinella non le manda a dire, dopo che su “temi sensibili” come Ceta e Ogm il ministro Bellanova ha già preso posizione.
«Caro Ministro Bellanova sarebbe stato più utile in questa fase confrontarsi con i parlamentari della sua maggioranza prima di prendere posizione su temi sensibili come l’adesione al Ceta o sugli OGM» inizia così il post del presidente della Commissione Agricoltura della Camera.
Prosegue Gallinella: «Prima di “aprire i porti” alle merci provenienti in questo caso dal Canada – ma il principio vale per tutti i Paesi – occorre riflettere su che tipo di politica commerciale vogliamo. Sarebbe opportuno prevedere che quello che entra in territorio UE rispetti le nostre regole, che vanno dai diritti del lavoro, ai residui fitosanitari fino al rispetto dell’ambiente. Inoltre, senza una chiara e trasparente etichettatura in UE, si verificheranno una concorrenza sleale rispetto ai nostri prodotti. Nessuno vuole bloccare il commercio, ma le regole devono essere chiare per tutti. Intanto, invito a riprendere il lavoro che avevamo cominciato sull’obbligo di indicazione dello stabilimento e sull’etichettatura che attende il via libera da Bruxelles.
Anche parlare con superficialità di Ogm non aiuta né il dibattito né la comprensione dei cittadini, che giustamente hanno forti preoccupazione.
Quando avrà modo di confrontarsi con i parlamentari del Movimento 5 Stelle potrà verificare ad esempio che non abbiamo preclusioni ad approfondire le Nbt, new breeding techniques.
In generale le rammentiamo che la centralità del Parlamento per noi non è uno slogan vuoto ma un impegno concreto ad assumere decisioni utili esclusivamente ai cittadini e non a questa o quella lobby».
M5S: COMPITO GOVERNO VALORIZZARE E TUTELARE SETTORE NOSTRANO, SU OGM PRONTO AFFARE ASSEGNATO «Uno dei compiti del governo che nascerà sarà quello di mettere un punto fermo sulla questione del Ceta, il trattato internazionale che sancisce un accordo commerciale di libero scambio tra Canada e Unione Europea. La ratifica di questo accordo, ricordiamo, danneggia pesantemente il Made in Italy e tutta la filiera nostrana. Sul Ceta va aperta una profonda e seria discussione in parlamento così come per gli Ogm. Per quest’ultimi inoltre va detto che la commissione agricoltura del Senato sta portando a termine un affare assegnato per valutare le nuove tecnologie che sostituiranno gli ogm. Su questi proporremo una modifica della legislazione europea in merito e che il ministro dovrà poi portare in sede di consiglio. Il nuovo governo ha davanti a sé un’occasione storica per dare il giusto rilievo e importanza a un settore, quello della filiera nostrana, che merita di essere tutelato e valorizzato».