Come tutti gli anni, la campagna delle pesche si conclude con la produzione tardiva siciliana. Le pesche tardive isolane, che si sono sempre contraddistinte per il loro livello qualitativo molto elevato e per la loro particolare dolcezza, anche quest’anno non deludono i palati dei loro assaggiatori.
Nel corso degli ultimi anni la produzione di questi frutti ha mostrato un costante incremento e questo sta determinando una corrispondente riduzione delle quotazioni. In particolare, questa settimana, i prezzi all’ingrosso delle pesche siciliane sono diminuiti di circa 0,20 euro rispetto all’anno passato.
Inoltre, nell’arco di dieci anni, dal 2009 ad oggi, l’incremento della produzione è stato indicativamente del 13%, passando da circa 105.000 tonnellate a 119.000 tonnellate.
Quest’anno, la maggior parte della produzione, ovvero il 90%, è costituita da pesche, mentre il rimanente 10% è costituito da nettarine o pesche noci.
Facendo un pronostico, non sono previsti ulteriori aumenti delle quotazioni e la produzione dovrebbe mantenersi elevata almeno fino alla fine del mese di settembre. «Considerando l’elevata qualità del prodotto di quest’anno e dei prezzi relativamente contenuti, sarebbe un grande peccato non approfittare di questo momento per gustare la dolcezza e la bontà che le tardive siciliane ci offrono» ha sottolineato Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati.