«Tassare il carburante di una delle agricolture più ‘verdi’ d’Europa, che meglio ha utilizzato i fondi Ue per colture e tecniche ‘green’ contro i cambiamenti climatici, è davvero una scelta suicida. Se il governo intenderà mettere in atto questo tipo di intervento, marceremo su Roma con i nostri trattori e le nostre trebbie» . E’ quanto annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Giuseppe Pan, in merito alla bozza del decreto-legge ‘Clima’, che potrebbe prevedere, tra le altre azioni, anche l’eliminazione delle agevolazioni per il gasolio per i mezzi agricoli che finirebbe per penalizzare tutto il settore primario, comprese le attività forestali, i contoterzisti e gli operatori della pesca.
«Il Governo – incalza Pan – pensa a ridurre detrazioni, deduzioni e aliquote agevolate alle attività considerate responsabili di emettere CO2. Ma evidentemente non sa far di conto: invito il ministro dell’Ambiente a calcolare e a rendere noto il rapporto tra emissioni prodotte dai mezzi agricoli e carbonio assorbito dalle nostre colture. Sarebbe immediatamente chiaro a tutti che l’agricoltura è una risorsa straordinaria per l’ambiente per garantire una economia sostenibile. I nostri agricoltori sono i primi custodi dell’ambiente e meriterebbero di essere premiati, non penalizzati».
«Ricordo al Governo e al ministro dell’Ambiente – continua Pan – che un terzo dei 1169 milioni del Programma regionale di sviluppo rurale, fondi pubblici cofinanziati da Stato e Ue, è stato impegnato in Veneto per ridurre le emissioni inquinanti, migliorare l’ecosistema e favorire una agricoltura più ‘green’. Le imprese del primario, che in Veneto sono 75 mila e danno lavoro a 175 mila persone, hanno bisogno di contributi e investimenti sostenibili per essere ancor più competitive, migliorare ulteriormente la qualità e la salubrità dei prodotti, contribuendo così alla salvaguardia dell’ecosistema con comportamenti responsabili. Non hanno certo bisogno di essere tartassate e trattate come i grandi ‘inquinatori’ ».
Tra i paladini del ‘green’ ci sono anche i pescatori, aggiunge Pan, che con le loro imbarcazioni e le loro reti sono i primi ‘operatori ecologici’ del mare, impegnati a raccogliere e smaltire, spesso a proprie spese, rifiuti e plastiche di ogni tipo.
«Mi auguro che il Governo ci pensi bene prima di tassare uno dei settori più attenti e virtuosi nella sostenibilità ambientale e faccia retromarcia – conclude Pan – Se Roma non ci ascolterà, ci penseranno gli agricoltori, i contoterzisti, gli operatori forestali e le marinerie delle nostre coste a farsi sentire, incrociandole braccia e portando in piazza i loro mezzi».