Salumi italiani: per l’86% dei consumatori la sostenibilità è un tema chiave. Il 64% vuole conoscere il più possibile del prodotto

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L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) parteciperà al Salone della CSR e dell’Innovazione sociale, che si terrà a Milano nei giorni 1-2 ottobre, presso l’Università Bocconi, per parlare della sostenibilità del settore dei salumi, attraverso il Manifesto dei Valori IVSI, una carta che enuncia 7 principi (Storia e tradizione, Informazione e cultura, Qualità e sostenibilità, Legame con il territorio, Stile di vita italiano, Gioco di squadra e Orientamento al futuro), valori e caratteristiche che fungono da linea guida per le aziende che decidono di aderirvi e sottoscriverlo. Il Manifesto, ideato e presentato per la prima volta proprio l’anno scorso al Salone della CSR, ha già raccolto 17 aziende e ha in cantiere diversi progetti tutti atti a promuovere un modello etico di una nuova cultura di impresa.

Il presidente di IVSI, Francesco Pizzagalli, parteciperà all’incontro “Imprese responsabili per consumatori sostenibili”, che si terrà il 1° ottobre alle 14 (Piazza El Dorado).

Oltre a raccontare la filosofia alla base del “Manifesto IVSI: la carta dei nostri valori”, nell’incontro verranno presentati i risultati di una indagine condotta dall’Istituto sui consumatori per comprendere come percepissero i valori del Manifesto.

IVSI, infatti, ha coinvolto circa 700 consumatori (69% donne, 31% uomini) con un questionario centrato sui valori che esprime il Manifesto, da cui emerge che la sostenibilità è un tema chiave, fondamentale per orientarsi negli acquisti per l’86% degli intervistati; che l’attenzione posta nel conoscere il più possibile di un prodotto, così come sulle aziende che si scelgono è un fattore importante per il 64%, quasi 2 persone su 3. Netta è anche la convinzione che sia importante conoscere l’impatto di un’azienda sulla comunità del suo territorio, in termini di occupazione, impegno sociale, servizi resi (il 73% ha risposto ‘molto importante’), una dimensione spesso esclusa dalle tabelle che prendono in considerazione solo l’impatto ambientale, ecologico ed energetico.

Inoltre, è stato confermato dai consumatori l’elemento di novità assoluta che rappresenta il Manifesto IVSI: oltre il 69% non ha mai sentito parlare di un documento simile, il primo a coinvolgere un intero settore in maniera volontaria, con un obiettivo ambizioso: stimolare un cambiamento culturale all’interno del tessuto produttivo, per arrivare ad una maggiore consapevolezza e ad azioni concrete che migliorino l’etica di un settore merceologico e il suo impatto nel complesso.

Cos’è il Manifesto IVSI – valori ivsi_ita-1Storia e tradizione, Informazione e cultura, Qualità e sostenibilità, Legame con il territorio, Stile di vita italiano, Gioco di squadra e Orientamento al futuro: sono questi i 7 valori su cui si fonda il “Manifesto IVSI: la carta dei nostri valori” dell’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI), una carta che enuncia principi, valori e caratteristiche che fungono da linea guida per le aziende che decidono di aderirvi e sottoscriverlo. Il Manifesto, ideato e presentato nel 2018, rappresenta un modus operandi applicato e condiviso dai Consorziati dell’Istituto, che decidono volontariamente di farne parte.

L’IVSI da più di trent’anni diffonde la conoscenza degli aspetti produttivi, economici, nutrizionali e culturali dei salumi, sia in Italia che all’estero. Oggi il consumatore è sicuramente cambiato, è più attento ai temi della nutrizione e del benessere; sente la necessità di informarsi riguardo alle materie prime ed anche sull’intera filiera produttiva. Con il Manifesto, IVSI mette proprio le esigenze del consumatore al centro, dando estrema importanza alla trasparenza e all’instaurazione di una relazione fiduciaria tra i produttori e i consumatori.

La sottoscrizione al Manifesto da parte delle aziende appartenenti a IVSI è volontaria e autonoma, ma non priva di meccanismi di controllo: l’adesione avviene a seguito della compilazione di un questionario di valutazione con soglia minima d’ingresso, in cui le performance sono misurate in funzione del rispetto dei sette valori IVSI.

Una sottoscrizione che è garantita da un Organismo di controllo, esterno al mondo delle aziende, che verifica il raggiungimento del punteggio minimo richiesto per lo status di “aderente” e prevede un meccanismo di aggiornamento dei punteggi d’ingresso e di creazione di un archivio informativo su pratiche di produzione responsabili condivise dagli aderenti. L’iter viene riproposto una volta l’anno, con l’obiettivo di migliorare le proprie performance: la soglia minima di ingresso deve essere raggiunta da tutti gli aderenti e mantenuta, o migliorata, pena il mancato conferimento – o rinnovo – dello status di “aderente”.

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