Cia Agricoltori Italiani ritiene che vadano riprese subite le regole dell’organizzazione del commercio internazionale perché una politica di dazi e contromisure tra Usa e Ue metterebbe solo a rischio un mercato florido, con grave danno alle imprese e ai consumatori.
Cia Agricoltori Italiani, prendendo spunto dalle parole del Presidente Mattarella, nell’incontro di ieri con Trump e alla vigilia dell’entrata in vigore dei dazi Usa per 7,5 miliardi di dollari contro l’Ue, sottolinea come sia giunto il momento, senza ulteriori indugi, di ratificare il Ceta, l’accordo di scambio commerciale con il Canada, già in esercizio da più di un anno.
Oltre al danno per il comparto agroalimentare italiano, gli Usa sono il terzo mercato di sbocco del cibo italiano, c’è anche un grave danno politico. Le barriere protezionistiche, di fatto, impediscono di sviluppare ricchezza con l’export, in particolare nei mercati dove l’Italia può giocare il ruolo di esportatore netto. Cia ritiene, quindi, necessario riprendere velocemente una politica di trattati internazionali per lo scambio delle merci tra i paesi del mondo (in Ue il Mercosur con i paesi dell’America latina, inserendo clausole di salvaguardia per alcuni prodotti nazionali, il TTIP e un rafforzamento del Jefta con il Giappone).
Gli accordi commerciali -sottolinea l’organizzazione agricola presieduta da Dino Scanavino – sono l’unico strumento per evitare dazi e guerre commerciali che fanno solo del male a tutti.