“Ho letto le dichiarazioni del senatore Francesco Battistoni (Forza Italia) circa il mio rifiuto di condividere il percorso legislativo sui disegni di legge per il controllo della fauna selvatica con la commissione agricoltura accusando la sottoscritta, peraltro, di aver preso tale decisione per “scaramucce politiche”. Mi corre l’obbligo di precisare l’inesattezza di tali affermazioni”. A dichiararlo è la presidente della commissione ambiente al Senato, Vilma Moronese(M5S)
“I disegni di legge sul controllo faunistico, incluso, ma non solo, quello a prima firma Lega, sono stati assegnati in via esclusiva alla sola Commissione Ambiente direttamente dalla Presidente del Senato. Mi è stato chiesto un parere, ovvero se fosse stato possibile esaminare gli stessi come commissioni congiunte. Ho dovuto far presente che, come si evince dall’atto istitutivo della Commissione Ambiente del Senato del luglio 1987, la competenza della materia “caccia” è della sola Commissione Ambiente, come peraltro è dimostrato dall’assegnazione alla suddetta Commissione di tutti i disegni di legge che afferiscono a questo tema, non solo in questa legislatura ma anche in tutte le precedenti”.
“Ciò che trovo imbarazzante – continua Moronese – , è la totale non conoscenza da parte del senatore Battistoni, e di molti suoi colleghi, del regolamento del Senato, degli atti costitutivi delle commissioni, delle circolari”.
“Non posso non prendere atto di un certo nervosismo nei colleghi dell’opposizione, alcuni si comportano come scolaretti che in aula fanno confusione e non studiano. Potrebbero ahimè dimostrare un po’ di serietà e rispetto delle istituzioni, però si sa proprio come a scuola, non tutti sono bravi”.
“Ho dovuto consultare il sito del Senato per comprendere che il senatore Battistoni è componente della Commissione Agricoltura, considerato che da diversi mesi le due Commissioni del Senato, Ambiente e Agricoltura, stanno lavorando in maniera congiunta su un tema estremamente complesso come il consumo del suolo. Abbiamo svolto diverse sedute plenarie per incardinare i 13 testi di legge e ben 84 audizioni – conclude Moronese – eppure non ricordo la sua presenza ai lavori. Forse è appassionato al “solo” tema caccia?”