L’ufficio di Presidenza del Centro Studi Agricoli ha analizzato nei dettagli la situazione della spendita dei fondi destinati alla Sardegna per il settore agricolo dall’Unione Europea e cofinanziati dallo Stato Italiano e dalla Regione, relativi al PSR 2014/2020 al 30 Settembre 2019 sulla base dei dati forniti dalla Regione Sardegna in occasione del Comitato di sorveglianza riunitosi la scorsa settimana.
Il Centro Studi Agricoli prende atto favorevolmente che la Regione Sardegna a oggi non debba restituire finanziamenti per il fatto di aver raggiunto performance che mettono al riparo la restituzione, ma puntualizza che si tratta di impegni che ancora non sono stati pagati. Nella pratica, afferma Tore Piana a nome del CSA, all’agricoltore Sardo non arriva nessun soldo, solo crediti da incassare.
Quello del Centro Studi Agricoli è un SORRISO AMARO , continua PIANA, presidente del Centro Studi Agricoli, perché con la situazione di profonda crisi in cui si trova tutto il sistema agricolo della Sardegna, aggravato dal problema della INSULARITA’ che fa aumentare tutti i costi, NON POSSIAMO RALLEGRARCI di aver speso , dopo 6 anni dei previsti 7 del PSR 2014/2020 solamente il 42 % degli stanziamenti totali in dotazione allo stesso PSR. Al 30 Settembre si sono spesi solamente 544 milioni su 1.291 stanziati. Se poi dovessimo soffermarci alle misure che prevedono gli investimenti nelle aziende agricole Sarde, quelle che veramente interessano gli agricoltori Sardi la percentuale scende drasticamente al 26,2% , su 329,8 milioni stanziati risultano spesi solamente 86 milioni ( misure 4.1- 4.2- 4.3- 6.1-6.2 e 6.4).
Malissimo sull’attenzione all’incentivo dei giovani in agricoltura e per favorire il ricambio generazionale dove a oggi si sono spesi solamente 19 milioni su 50 milioni stanziati, con un misero 38 % ( misura 6.1) in una regione dove i giovani andrebbero incentivati a non abbandonare le campagne, frenando cosi i gravosi e massici fenomeni di spopolamento delle campagne e nelle zone centrali della Sardegna, vengono abbandonati e trascurati e colpiti dai ritardi burocratici, continua Tore Piana. Va meglio la spendita nelle misure a superficie e a capo dove a fronte di 682 milioni stanziati sono stati spesi 412 milioni, con un 61 % che vanno così ad inalzare la media complessiva del PSR.
Analizzando questi dati , considerando che sono passati ben 6 anni sui 7 previsti dal PSR 2014/2020, c’è poco da stare allegri e dichiarare apertamente soddisfazioni, il mondo delle campagne della Sardegna, vuole atti concreti e soprattutto pagamenti certi e non calcoli di alta burocrazia come oggi stà avvenendo. E’ inimmaginabile che un agricoltore in Sardegna debba aspettare oltre 3 anni per vedersi pagata una domanda accolta, una assurdità burocratica che deve essere immediatamente rivista e risolta, conclude Tore Piana.
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