Norme precise e uguali per tutti, qualificazione e certificazione dell’offerta turistica, informazione e controlli. Agriturist, l’associazione degli agriturismi di Confagricoltura, concorda pienamente con le valutazioni degli albergatori sulle linee per combattere il fenomeno dell’abusivismo nel settore ricettivo, che sta prendendo sempre più piede anche nella provincia veronese.
“Negli ultimi due anni si è assistito a un preoccupante dilagare delle locazioni turistiche”, sottolinea Alessandro Tebaldi, presidente di Agriturist Verona, “che sono raddoppiate senza un’adeguata regolamentazione e un progetto strategico di crescita e di qualificazione dell’offerta turistica. La camera in affitto o l’ospitalità in famiglia, così era stata immaginata dal legislatore con la possibilità di arrotondare per chi disponeva di qualche locale in più, hanno lasciato spazio a organizzazioni che propongono decine di appartamenti dotati di tutti i servizi e i comfort, degni dei migliori hotel. È, quindi, più che comprensibile la preoccupazione degli albergatori, così come degli agriturismi e dei b&b, che rispondono a precise normative e controlli e devono affrontare una concorrenza non regolamentata e spesso sleale”.
I controlli ci sono, ma la platea delle attività è immensa: solo in Veneto sono censite oltre 40.000 attività di ospitalità, alle quali vanno aggiunte quelle completamente sconosciute alle autorità. Secondo un’indagine il turismo sommerso vale in Italia 13 miliardi di euro. “Gli strumenti normativi sono insufficienti e non uniformi per tutte le categorie e i collegamenti tra banche dati e forze dell’ordine ancora scarsi – rimarca Tebaldi -. In alcuni Comuni, su iniziativa delle amministrazioni e delle forze di polizia locali, si stanno eseguendo incroci fra i consumi delle utenze, i dati catastali, le destinazioni urbanistiche e le tasse versate, per identificare le attività ricettive aperte senza alcuna autorizzazione e quelle che dichiarano un giro di affari irrisorio rispetto alla realtà. Regole e controlli sono alla base della qualità del settore ricettivo. Ma occorrono anche volontà di miglioramento, collaborazione, promozione e comunicazione a tutti i livelli e gli agriturismi stanno facendo la loro parte. Ne sono prova la recente Classificazione a girasoli (corrispondente alle stelle degli alberghi), la valutazione di ulteriori possibili certificazioni volontarie, la partecipazione di Agriturist al tavolo di discussione per la stesura del Piano strategico regionale per il turismo. Agriturist, inoltre, è da sempre in prima linea per la qualificazione e la promozione dell’ospitalità in aree marginali, lontane dai grandi poli di attrazione turistica, ma in stretto contatto con il territorio e la natura, che gli agricoltori contribuiscono a governare e proteggere”.