In quasi una famiglia su tre (32%) si prepara pasta semplice o ripiena fatta in casa con il matterello o grazie all’aiuto delle nuove tecnologie. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ presentata in occasione della Giornata Mondiale della Pasta che celebra il 25 ottobre il piatto simbolo del Made in Italy e della Dieta Mediterranea. Si registra – sottolinea la Coldiretti – uno storico ritorno al passato rispetto alle prime fasi dell’industrializzazione e urbanizzazione del Paese quando la conquista della modernità passava anche dall’acquisto della pasta piuttosto che dalla sua realizzazione in casa.
Una tendenza – precisa la Coldiretti – confermata dal boom delle pubblicazioni dedicate, dalle chat su internet, dal successo delle trasmissioni televisive e dai corsi di cucina anche nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica. Per gli italiani che dalle campagne e dai piccoli comuni affluivano nelle grandi città lasciare le tradizionali abitudini culinarie era una straordinaria e simbolica conquista del nuovo benessere mentre oggi, con la riscoperta della genuinità come valore, il fatto in casa – continua la Coldiretti – torna a valere di più del prodotto acquistato.
Se in passato erano soprattutto i più anziani ad usare il matterello, memori spesso di un tempo familiare casalingo, adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione. Si cercano con attenzione la farine, magari utilizzando quelle degli antichi grani storici italiani, e quando non è possibile fare da soli si cerca comunque nello scaffale il prodotto che richiama alla genuinità e alla tradizione come dimostra la decisa svolta nazionalista della pasta con la nascita e la rapida proliferazione di marchi che garantiscono l’origine italiana del grano impiegato al 100%. Un successo dovuto all’entrata in vigore dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del grano impiegato fortemente sostenuto dalla Coldiretti ed entrato in vigore a febbraio dello scorso anno.
Una domanda in crescita a livello nazionale e mondiale dove le esportazioni di pasta dall’Italia sono aumentate del 7% raggiungendo il record storico con un valore di oltre 1,5 miliardi di euro nei primi sette mesi del 2019. Oggi viene dall’Italia 1 piatto di pasta su 4 consumati nel mondo. Ogni italiano – conclude la Coldiretti – ne mangia 23 kg all’anno davanti a Tunisia con 16 kg, Venezuela con 12 kg e Grecia con 11,2 kg.