Trombe d’aria e bombe d’acqua hanno colpito duramente la Puglia, con un inferno di acqua e raffiche di vento che hanno asfissiato le campagne con gravi danni alla produzione di ortaggi invernali, hanno spazzato via le olive e abbattuto alberi, serre e tendoni. “Sono decine gli alberi, anche ulivi secolari strappati dal vento, sradicati o spaccati in due, strutture e muretti ridotti in pezzi, canali esondati e distrutti dalla violenza dell’acqua e del vento, serre e impianti fotovoltaici abbattuti, tendoni demoliti, ortaggi in asfissia”, dice il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
In provincia di Lecce danni in campagna nei campi dove gli agricoltori – denuncia Coldiretti Puglia – avevano già piantumato le piantine di ulivo resistenti. “Il vento fortissimo ha sferzato le piantine di FS17 appena impiantate ad Ugento. Ingenti i danni perché molti ulivi sono stati piegati dalla forza del vento, mentre altri risultano addirittura sradicati. Ora gli olivicoltori dovranno rifare tutto daccapo, sperando che le piante non risultino irrimediabilmente danneggiate e attecchiscano”, lamenta Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce.
Danni agli ulivi monumentali in provincia di Brindisi, dove oltre ai rami spezzati, molti alberi risultano addirittura sradicati, aggiunge Coldiretti Puglia. “Vedere alberi di dimensioni notevoli sradicati e le campagne coperte da un manto di olive è avvilente. E’ un disastro naturale – insiste Filippo De Miccolis, presidente di Coldiretti Brindisi – che ha colpito principalmente Fasano, Francavilla Fontana, Mesagne, Ceglie Messapica, per cui i nostri uffici si sono immediatamente attivati per le verifiche in campo. Con una mappatura completa, chiederemo all’Assessorato regionale all’Agricoltura di attivare le procedure per l’accertamento del danno di inusitata gravità e richiedere lo stato di calamità naturale, sburocratizzando il più possibile le procedure per ristorare tempestivamente gli agricoltori”.
L’assoluta mancanza di liquidità e le gravi situazioni debitorie che ne conseguiranno necessitano di interventi non riconducibili alle calamità ordinarie – denuncia Coldiretti Puglia – bensì a strumenti straordinari che, oltre a dare sollievo economico alle imprese agricole, di cui in alcuni casi non si riconoscono più neppure i confini aziendali per i fiumi di acqua e fango, dovranno prevedere urgenti opere di manutenzione per ripristinare il patrimonio produttivo, ricostruire le strutture aziendali e riprendere l’attività agricola.
Dal 1° agosto ad oggi si sono verificati 36 eventi estremi, nel dettaglio 16 nubifragi a Monte Sant’Angelo, San Severo e a Foggia, a Toritto, Ruvo di Puglia e a Gravina in Puglia, a Martina Franca, a Francavilla Fontana e Villa Castelli, a Leverano, Lizzanello, 2 a Nardò, Galatina, Casarano e Ruffano, 2 trombe d’aria a Ruvo di Puglia e a Nardò, 8 tornado di cui 1 a Galatina, 2 a Castrignano del Capo e 2, a Porto Cesareo, Melendugno, Otranto e Lizzano e 10 grandinate a Martina Franca, Castellaneta, Palagianello, Manduria, Melendugno, Bitritto, Binetto, Palo del Colle, Grumo Appula e Bari, a cui vanno ad aggiungersi i fenomeni che si stanno registrando in queste ore, conclude Coldiretti Puglia, sulla base della Banca dati europea sugli eventi estremi ESWD.