“Plaudiamo alla task force contro il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori agricoli ai messa in atto dai Carabinieri, i cui dati, diffusi oggi, sono molto importanti per affrontare quella che non può non essere definita una vera e propria emergenza nazionale. Siamo, tuttavia, convinti che per non disperdere le energie e aumentare l’efficacia dell’azione di contrasto a favore dei lavoratori sfruttati, le iniziative ispettive di tutti gli organi di controllo dovrebbero essere coordinate”.
Così il segretario nazionale Uila Giorgio Carra in riferimento alla presentazione dei risultati dell’attività di contrasto al caporalato e alle varie forme di sfruttamento delle task force dei carabinieri delle Unità Specializzate e delle stazioni territoriali.
“Ancora una volta i numeri confermano come la legge 199/2016, che ha istituito la Rete del lavoro agricolo di qualità, rappresenti uno strumento efficace, se non indispensabile, per colpire duramente gli sfruttatori dei lavoratori, siano essi i caporali o gli imprenditori che ne traggono vantaggio. Per combattere questa piaga e ridare dignità al settore la legge, però, va aggiornata ed implementata nella sua parte operativa per rendere efficace anche la seconda gamba della “premialita” per le aziende virtuose” prosegue Carra. “La forte presenza di lavoratori italiani, infine, sfruttati al pari di quelli stranieri, non solo non ci meraviglia, ma conferma l’allarme che come Uila abbiamo sempre evidenziato: lo sfruttamento della manodopera, pur approfittando delle fasce più deboli e meno garantite, rappresentate spesso dai lavoratori stranieri, si sta rapidamente estendendo anche agli italiani – che nel settore agricolo rappresentano il 70% dei 900.000 lavoratori a tempo determinato, soprattutto al sud – e che vedono progressivamente peggiorare le loro condizioni di lavoro”.