Il Brut Rosé di Mirabella è il primo Franciacorta della storia a entrare nella classifica Top 100 stilata dalla rivista americana Wine Spectator.
Mai nessun Metodo Classico lombardo era riuscito a salire così in alto in quella che è ritenuta la selezione più influente del mondo del vino, posizionandosi al 68simo posto con 92 punti. Inoltre il Brut Rosé, tra i 21 vini della Penisola presenti, è l’unica bollicina. Per stilare la classifica i redattori di Wine Spectator hanno esaminato i vini recensiti negli ultimi 12 mesi, selezionando i 100 che si sono distinti per qualità, valore, distribuzione nel mercato statunitense ed emozioni suscitate. Dalla classifica 2020 emerge che i due terzi dei vini scelti arrivano dalla Francia, dalla California e dall’Italia.
Il Rosé premiato è una cuvée composta da 45% chardonnay, 45% pinot nero e 10% pinot bianco, che l’Azienda di Rodengo Saiano produce fin dagli anni ’80. Le tre varietà sono raccolte a mano in epoche differenti a seconda della maturazione, per ultimo il pinot nero al fine di conferire profumi più complessi ed eleganza nel colore. I tre vitigni vengono poi lavorati separatamente, con 18-24 ore di contatto con le bucce per la varietà rossa che fermenta a 25-28 °C.
Il vino premiato da Wine Spectator è un senza annata con periodo di affinamento in bottiglia di 48 mesi. Il colore è un rosa cipria, il profumo è ricco e ampio con sensazioni tipiche di lievito a cui si sommano frutti di bosco e sfumature vanigliate. Il sapore è armonico e di grande morbidezza.
“Questo riconoscimento ci riempie di orgoglio – sottolinea Alessandro Schiavi, enologo e co-titolare dell’azienda – Con il nostro Rosé la Franciacorta arriva finalmente ad essere rappresentata nella selezione di Wine Spectator, a riprova del grande potenziale che la denominazione riveste in ambito internazionale e in cui noi crediamo fermamente”.
L’azienda Mirabella destina all’estero circa il 30% della produzione, principalmente Germania, Svizzera, Belgio, Olanda, Danimarca, Lettonia, Repubblica Ceca per quel che riguarda l’Europa, Ucraina, Cina, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, USA, Messico e Brasile fuori Continente. Di questo 30%, il Rosé rappresenta all’incirca un terzo dell’esportato, con picchi di vendita in Germania e Stati Uniti.