“Siamo contenti e portiamo a casa un nostro grande risultato, che sottolinea l’importanza strategica delle bioenergie. Un modello di sviluppo che mette al centro la risorsa biologica, l’economia circolare e l’innovazione tecnologica. In Italia si contano quasi 2.000 impianti e più di 12.000 occupati”. Questo il commento di Confagricoltura all’emendamento approvato oggi in commissione Bilancio dal Senato, che conferma la continuità dello sviluppo degli impianti a biogas.
Con la nuova impostazione per gli incentivi, spiega Confagricoltura, sono stati superati alcuni problemi sulla provenienza delle biomasse e si è data una tempistica più in linea con le esigenze delle imprese. E’ urgente, però, emanare al più presto il decreto FER 2 per definire, in modo organico, lo sviluppo delle bioenergie.
Per gli impianti a biogas che si avviano alla conclusione del periodo di incentivazione della produzione elettrica e che non avranno la possibilità di riconvertire a biometano occorrerà dare una risposta chiara e puntuale e, attraverso regole nuove, contribuire all’equilibrato sviluppo delle rinnovabili. Per quelli entrati in esercizio prima del 31 dicembre 2007, il cui periodo di incentivazione è in scadenza: “Ci aspettiamo – sottolinea Confagricoltura – che le procedure amministrative previste siano attuate concretamente e con rapidità, rispondendo alle esigenze delle imprese”.
E’ necessario, a parere di Confagricoltura, sostenere gli impianti che effettuano una riconversione parziale, per favorire una effettiva transizione dal biogas al biometano. Così come incoraggiare la transizione energetica verso la mobilità sostenibile, ed in particolare incentivando lo sviluppo del biometano anche per i trattori agricoli e forestali.