“La Regione sostiene le imprese iscritte all’albo degli agromeccanici attraverso la concessione di contributi in capitale a fondo perduto per l’acquisto di macchine e attrezzature”. Nei giorni scorsi il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato un emendamento al Testo Unico delle leggi regionali in materia di agricoltura (Legge Reg. 31/2008) che riconosce la centralità dei contoterzisti in agricoltura. Nella relazione illustrativa dell’emendamento si legge, infatti, che “oggi una quota più che maggioritaria di lavorazioni agricole è affidata per ragioni di economicità e di specializzazione professionale alle imprese agromeccaniche che essendo prevalentemente aziende artigiane non possono beneficIare di fondi PAC PSR”.
Il provvedimento giunge dopo numerosi incontri tra UNCAI Lombardia, Direzione Generale Agricoltura e assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi: “Al Forum nazionale dei Contoterzisti dello scorso 4 dicembre a Treviglio l’assessore Rolfi ci anticipò che entro Natale sarebbe arrivato qualcosa di positivo per la categoria. A nome dei contoterzisti lombardi adesso posso ringraziarlo pubblicamente, insieme ad Andrea Massari di DG Agricoltura”. Il vice presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti – UNCAI (e presidente della Federazione lombarda delle imprese di meccanizzazione agricola) Clevio Demicheli svela così i retroscena dell’emendamento che renderà più accessibili i finanziamenti ai contoterzisti agromeccanici.
“Per ora la copertura finanziaria garantita è di 600.000 euro, grazie a un intervento del consigliere Matteo Piloni. Non sono tanti, ma si tratta di un inizio che fa ben sperare”, prosegue Demicheli. “Finalmente gli agromeccanici lombardi non aderenti a UNCAI capiranno il senso dell’albo, chiesto e ottenuto da UNCAI nel 2015 e già valorizzato da alcuni bandi per le PMI. A lungo purtroppo ci è stato detto che si trattava di un albo dimezzato e boicottato, perché vi figurano solo i nostri associati di Milano, Pavia, Lodi, Como, Varese e Cremona, mentre sono assenti gli agromeccanici non aderenti a Uncai di tre province molto importanti come Mantova, Brescia e Bergamo, certo non per loro scelta, ma perché mal consigliati. Ora si dia anche a loro la possibilità di accedere all’albo. Contiamo, inoltre, che l’iniziativa della Lombardia sia presa a modello da altre regioni e che si arrivi presto a un albo nazionale degli agromeccanici. Crediamo che condividere un obiettivo come un albo nazionale sia un segnale positivo per tutti noi agromeccanici e una netta presa di posizione verso un percorso di professionalizzazione della categoria che porterà benefici ambientali, economici e di sicurezza a tutto il comparto”, conclude il vice presidente UNCAI Demicheli.