In lutto il mondo del vino. Si è spento a Siena, all’età di 67 anni Paolo Benvenuti, storico direttore dell’Associazione nazionale Città del Vino. Per un breve periodo (2014-15) è stato anche amministratore unico di Enoteca Italiana.
Con le Città del Vino, Benvenuti, ha saputo creare un movimento che oggi raccoglie centinaia di comuni in tutta Italia, accomunati dal binomio qualità delle produzioni enologiche e bellezza del paesaggio vitivinicolo; instancabile ‘animatore’ di tante iniziative, progetti di comunicazione e promozione del vino made in Italy. L’Associazione nacque a Siena nel marzo del 1987 – un anno dopo il punto più basso del vino italiano, quel 1986 segnato dallo scandalo del metanolo – quando 39 sindaci si riunirono per dar vita al al grande progetto delle Città del Vino. Un progetto che grazie anche al lavoro quiotidiano, appassionato e competente di Paolo Benvenuti è cresciuto in modo esponenziale.
“Ci lascia l’anima dell’Associazione Nazionale delle Città del Vino – afferma il presidente Floriano Zambon – perché Paolo Benvenuti non è stato solo il Direttore dell’Associazione, ma ne è stato l’instancabile trascinatore e promotore, l’ispiratore, il cuore, la memoria. A lui si devono i traguardi raggiunti in questi oltre trent’anni di attività. Uomo intelligente, arguto e generoso lascia un vuoto incolmabile. Alla famiglia l’abbraccio di tutta l’Associazione Città del Vino”.
“Mi rimangono i ricordi di un cammino che per molti anni ci ha visto insieme – afferma Donatella Cinelli Colombini lasciando il suo messaggio sul web – per creare il turismo del vino in Italia. Il coraggio e l’entusiasmo con cui andavamo avanti viaggiando continuamente facendo un convegno dietro l’altro, una pubblicazione dietro l’altra. Più colto e concettuale lui, più concreta e progettuale io. In rappresentanza delle Città del Vino lui e del Movimento del Turismo del vino io. Proprio questa diversità ci aiutava a lavorare bene insieme senza sovrapporci. Con lui feci nascere Calici di Stelle durante il Vinitaly 1996 andando avanti con la passione e l’incoscienza di chi è talmente convinto delle proprie idee da non considerare i problemi per metterle in pratica. Con lui pubblicai il mio primo manuale sul turismo del vino quando ancora le cantine italiane erano, per la stragrande maggioranza, chiuse al pubblico. Con lui ho condiviso una stagione di sogni e di realizzazioni per il vino italiano. Un periodo generoso e trascinante che ha aiutato soprattutto le aziende e i territori meno famosi e con più difficoltà. Grazie Paolo, grazie di quello che mi hai insegnato, grazie della forza che mi hai trasmesso, grazie perché sono le persone come te che fanno del vino la cosa più bella del mondo.”
“Addio Paolo, addio maestro!” – Cosi lo ricorda Valentino Valentini, ex sindaco di Montefalco. “Sei stato per me il maestro che mi ha introdotto nel mondo del vino da quando giovane amministratore del Comune di Montefalco ho iniziato a frequentare l’Associazione Città del Vino fino a quando ne sono diventato il Presidente da Sindaco di Montefalco. Ho ricordi indelebili delle sfide condotte insieme come delle nostre divergenze sul come raggiungerle: il rapporto sul turismo del vino, le strade del vino, il piano regolatore delle Città del Vino, il giardino dei vitigni autoctoni, i progetti con le altre città del vino d’Europa, Il Concorso della Selezione del Sindaco. Ho fatto tesoro di tutte le esperienze. Grazie a te ho conosciuto territori del vino in Italia ed in Europa, amministratori e produttori che amavano la loro terra. Ho conosciuto nomi di vitigni autoctoni e nomi di Comuni del nostro splendido Paese prima a me sconosciuti. I grandi momemti dell’Associazione dal Ventennale, al Treno Del Vino che aprì Vinitaly fino all’emozionante incontro con l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Degli ultimi anni ho il ricordo delle tue severe valutazioni sui miei vini come gli incoraggiamenti a sperimentare ed andare avanti. Ho davanti a me le immagini del nostro ultimo incontro a Verona quando il tuo sguardo soddisfatto mi gratificava per i progressi conseguiti. Grazie a te ho acquisito un bagaglio di esperienze che oggi porto con me nel lavoro di produttore. Grazie Paolo”.
La redazione di agricultura.it porge sentite condoglianze alla famiglia. Ciao Paolo!