“Credo che il mancato obiettivo di spesa di Regione Puglia in chiave agricola per 142 milioni di euro, i quali inevitabilmente andranno persi per la programmazione futura, imponga una seria riflessione sul funzionamento complessivo dei Piani di sviluppo rurale e della Politica agricola comune nel suo complesso”.
È il commento amaro di Gianni Dalla Bernardina, presidente della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani (Cai), in merito al mancato raggiungimento della soglia minima di spesa da parte della Puglia, seconda regione agricola italiana dopo la Lombardia, che comprometterà la capacità di spesa futura.
“Non è ben chiaro – riflette Dalla Bernardina – se il taglio delle risorse future riguarderà solamente la Puglia oppure se le minori devoluzioni comunitarie saranno spalmate pro quota a livello nazionale fra tutte le Regioni. Speriamo che Agea e il Mipaaf chiariscano al mondo agricolo quali saranno le conseguenze”.
Secondo le attuali regole Ue, infatti, non è possibile compensare a livello nazionale la minore spesa della Puglia di 142 milioni con i maggiori pagamenti (+414,6 milioni) sostenuti dalle altre Regioni con Organismo pagatore Agea.
“In una fase calda di discussione della Politica agricola comune 2021-2027 e con l’insuccesso nel raggiungimento della spesa da parte di una realtà regionale di primo piano come la Puglia – prosegue Dalla Bernardina – chiediamo al ministero delle Politiche agricole se non sia forse più responsabile ampliare alle imprese di meccanizzazione agricola l’accesso ad alcune misure per l’innovazione dei Programmi di sviluppo rurale. Si raggiungerebbe un duplice obiettivo: da un lato un processo più rapido ed efficiente di modernizzazione del sistema agricolo, dall’altra scongiurare la perdita di risorse in un frangente in cui l’Unione europea pensa di dirottare fondi per politiche alternative a quella agricola”.