“Un’operazione di grande rilevanza per cui va il mio grazie e il mio plauso alla Procura Distrettuale Antimafia di Messina, ai Ros, al Comando Tutela Agroalimentare dei Carabinieri. La gravità di quanto emerso è enorme. Altrettanto evidente il danno derivante dal sottrarre importanti risorse europee alla buona agricoltura e alle imprese di qualità, che nella Sicilia orientale sono la maggior parte, per dirigerle verso le cosche mafiose e le imprese colluse con la connivenza di pezzi della pubblica amministrazione. Doppiamente colpevoli considerato l’utilizzo della figura dei giovani imprenditori, funzionale alla distrazione delle risorse. Un crimine nel crimine, un furto di futuro alle nuove generazioni, alla Sicilia, al suo agroalimentare di eccellenza che ho avuto modo di visitare personalmente di nuovo anche nelle ultime settimane.
La fisionomia modernissima e dinamica, a detta degli inquirenti, dei gruppi criminali sgominati, molto lontana dallo stereotipo della mafia dei pascoli, conferma l’importanza del lavoro di indagine che colpisce clan mafiosi dediti allo sfruttamento delle risorse pubbliche in agricoltura, facendo emergere addirittura questo come attività prioritaria, con una ferita per le imprese sane.
Operazione significativa anche per il numero di donne e uomini dell’Arma dei Carabinieri tra cui il nostro reparto specializzato. Ancora una volta emerge la qualità del nostro sistema di prevenzione e repressione a tutela di quell’economia e quell’agroalimentare che scelgono, senza tentennamenti, la via della legalità, del rispetto della legge, della concorrenza virtuosa e sana, della qualità territoriale come elemento fondamentale per la competitività e lo sviluppo”.